22 Dicembre, 2024
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Asl Roma F: parte a Ladispoli la sperimentazione del nuovo modello assistenziale

Con la presa in carico dei primi tre pazienti è iniziata ufficialmente stamattina l’attività dell’Unità Degenza Infermieristica presso la Casa della Salute di Ladispoli-Cerveteri.

L’Unità Degenza Infermieristica, è un’area di cure a bassa intensità clinica di tipo intermedio dotata di posti letto funzionali gestita 24 ore su 24 da personale infermieristico, ma comunque con la presenza di un medico in turno nella struttura per eventuali necessità .

Importante e determinante sarà comunque anche l’impegno dei Medici di Medicina Generale, che , ed è questa la novità, partecipano alla gestione complessiva del percorso assistenziale; ed è grazie all’impegno del dott. Donato (per i Medici di Medina generale), del dott. Chimenti (per i Medici della Casa della Salute), della D.ssa Zaccari , Direttore del Distretto F2 e della d.ssa Tibaldi, Direttore del Dipartimento Professioni Sanitarie, che si è giunti a questo primo concreto risultato.

I ricoveri potranno essere richiesti dai Presidi Ospedalieri, dai CAD, o dagli stessi Medici di Medicina Generale e le richieste verranno valutate da apposita Equipe Valutativa Territoriale.

Si tratta di un piano organizzativo che la ASL ROMA F ha strutturato nella propria organizzazione all’interno della Casa della Salute, secondo il modello promosso della Regione Lazio, che è dedicato ad alcune tipologie specifiche di pazienti: “….quelli caratterizzati da non autosufficienza, anche temporanea, nella fase della malattia in cui non sono richiesti un elevato impegno tecnologico e la presenza/assistenza medica continuativa come nel ricovero ordinario per acuti; quelli dimissibili dall’ospedale per acuti il cui bisogno sanitario è quello di mantenere e completare la stabilizzazione clinica raggiunta nel corso del ricovero acuto, e che presentano ancora una necessità di tutela medica e di assistenza infermieristica continuativa nelle 24 ore prima rientrare a domicilio o essere trasferiti presso altra struttura ed infine quelli che per la particolare situazione socio-sanitaria necessitano di un percorso diagnostico, terapeutico e di monitoraggio difficilmente gestibile a domicilio con l’assistenza Domiciliare per la complessità clinico-assistenziale richiesta o per ragioni di tipo sociale nei casi in cui la famiglia o una struttura sociale non riescono comunque a supportare il paziente nella malattia.”

Con questo ulteriore passaggio – ha commentato il Direttore Generale dott. Quintavalle – ci avviciniamo al completamento delle attività aumentando sempre più l’integrazione con il territorio che è la caratteristica principale di un’Azienda Sanitaria ‘diffusa’ come appunto la Roma F. ”

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