27 Settembre, 2024
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Regione. Giornata della memoria, Petrangolini: “Roma diventi città che accoglie”

“Dobbiamo imparare dal dolore degli ebrei deportati, tenere sempre a mente gli orrori della violenza, l’ipocrisia dell’odio, il volto del male. Non possiamo chiudere gli occhi, come pure qualcuno fece. Non li ha chiusi l’artista che da anni posiziona personalmente queste pietre d’inciampo in ricordo dei deportati, sporcandosi i vestiti di calce: dall’Italia alla Russia, dalla Spagna all’Ucraina”. Lo ha detto Teresa Petrangolini, Consigliere regionale del Lazio, in rappresentanza del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, nel corso della VII edizione della manifestazione “Memorie d’inciampo”, svoltasi stamane in via Po 42, dove è stato installato il sampietrino in ricordo di Arrigo Tedeschi, proprio di fronte alla sua casa.

“Roma è una città che accoglie – ha detto Petrangolini – una città che difende gli altri: specie se deboli, specie se in difficoltà, specie se considerati ‘diversi’. La Roma che collaborava con il nazismo non è la nostra città, non è questa città. Il 50 per cento delle deportazioni degli ebrei del nostro paese sono avvenute per delazione, vale a dire perché qualche nostro vicino ha fatto la spia. Certo, ci sono stati tanti episodi di umanità di nostri connazionali che hanno nascosto intere famiglie ebraiche. Ma tutto questo deve continuare a farci riflettere, a farci chiedere: perché?”.

“I ragazzi, gli uomini e le donne ebree che oggi ricordiamo fissando sul cemento il loro nome – ha concluso Petrangolini – sono persone che hanno scelto di vivere in pace, di vivere libere e sono morte per affermare le loro idee, per difendere la nostra futura esistenza: libera e pacifica”.

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