10 Novembre, 2024
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Cupinoro. Chi salverà la Bracciano Ambiente? Il 2 aprile un corteo di protesta

Riceviamo e pubblichiamo la nota segnalataci in Redazione dai Comitati uniti riguardante la situazione della Bracciano Ambiente e la discarica di Cupinoro, per cui si terrà una manifestazione in data 2 aprile a Cerveteri, davanti al Granarone.

“Non saranno certo i bandi della Bracciano Ambiente su TMB e BIOGAS per la costruzione della cittadella dei rifiuti a Cupinoro a salvare questa società. Chi sostiene questo altera la realtà, illude i Lavoratori, non opera per la salvaguardia del lavoro e dell’occupazione ma supporta la speculazione economica che caratterizza la gestione dei rifiuti nel Lazio.

I bandi non salveranno la Bracciano Ambiente: anche nel caso di aggiudicazione i primi soldi derivanti dalle royalties fissate nei bandi potrebbero arrivare non prima di tre anni, ma quello che è certo non arriverà il LAVORO perché questi impianti sono completamente automatizzati e controllati da remoto e necessitano di poca manodopera per le normali attività operative.

Ma qui non stiamo dicendo una cosa nuova, del resto è la stessa Bracciano Ambiente che nel piano pluriennale 2013-2017 (constatiamo che al 2016 il piano è ancora su carta ed i problemi economici sono arrivati ad un punto di non ritorno), documenta una ipotesi di pianta organica di 26 unità tra amministrativi e tecnici e, testualmente “saranno attivate tutte le procedure previste dalla legge 17 per gli esuberi strutturali” (pag.58).

Questa pianta organica era stata fissata in uno scenario in cui l’impiantistica era gestita direttamente dalla Bracciano Ambiente, mentre i bandi individuano la concessione ventennale ai soggetti aggiudicatari che quindi costruiranno e gestiranno gli impianti direttamente. Altro che 26 unità in pianta organica.

I bandi scadono tra qualche giorno (il 31 Marzo) e vedremo se le buste verranno aperte, se le gare verranno aggiudicate, sapendo che, almeno per il TMB non è stata ancora autorizzata dalla Regione Lazio la variante non sostanziale alla precedente autorizzazione regionale; parliamo quindi ancora di una ipotesi.

E c’è anche da considerare che essendo l’impianto TMB sovradimensionato rispetto alle esigenze di comprensorio, stante il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata, il gestore dovrà “cercarsi” i rifiuti indifferenziati da trattare sapendo che, secondo i dati di Confservizi Lazio pubblicati a Dicembre 2013, nel Lazio c’è un surplus di capacità impiantistica TMB rilevante che già nel 2016 è di oltre 550.000 tonnellate e che al 2020 sarà di 1.150.000 tonnellate, tant’è che in molti stanno ragionando sulla riconversione di questi impianti a recupero di materia.

E come non ricordare i progetti del Comune di Anguillara di cui non se ne sa più nulla ma che erano (o sono) in aperta competizione (competizione diretta, sul territorio) con quanto contenuto nei due bandi, visto che prevedevano un impianto Biogas da 30.000 tonn ed un impianto di preselezione e valorizzazione del secco proveniente da RD di 60.000 tonn.

Con questi elementi il 27 Aprile si riunirà l’assemblea dei Creditori della Bracciano Ambiente che sostanzialmente deciderà sul fallimento o meno della Società.

 

CHI HA LA CREDIBILITA’ PER SALVARE LA BRACCIANO AMBIENTE DAL FALLIMENTO? NON CERTO l’ATTUALE MANAGEMENT, NON CERTO LA POLITICA DI BRACCIANO

Ma con quale credito la Bracciano Ambiente ed il Comune di Bracciano potrebbero dare garanzie all’assemblea dei creditori e quindi evitare il fallimento della Società? Chi si potrebbe fidare di quelle persone, di quel management, che ha portato la società al fallimento, società su cui indaga la magistratura in relazione a determinati atti, che mettono a gara un impianto TMB per cui NON C’E’ alcuna autorizzazione regionale?

Ladispoli, Cerveteri, Anguillara sono amministrazioni che da tempo dichiarano di voler gestire i propri rifiuti in autonomia. Ladispoli, Cerveteri, Anguillara, assieme ad altri comuni del comprensorio possono e devono prendere in mano le redini del gioco e proporre all’assemblea dei creditori ed alla cittadinanza un progetto, sostenibile calato un ambito territoriale ben dimensionato e definito, che convinca i creditori.

Ladispoli, Cerveteri, Anguillara possono salvare la Bracciano Ambiente togliendo il controllo al Comune di Bracciano che per anni ha usato questa società come un bancomat, società che addirittura non ha i soldi che dovevano essere accantonati per il post-mortem.

Questi comuni che avrebbero l’autorevolezza e la credibilità per riottenere  nuovamente i 10 mln di euro alla Regione Lazio, produrre la progettualità necessaria per l’impiantistica di prossimità, compostaggio aerobico e di selezione e valorizzazione del secco differenziato avendo a disposizione un ampio territorio dove dislocarli in armonia con Cittadini ed ambiente, assicurare che la bonifica ed il risanamento dell’attuale discarica sia fatta a regola d’arte, essendo anch’essi parte in causa

La Bracciano Ambiente è una società in dissesto che potrebbe salvarsi, se guidata da un soggetto autorevole. se potesse operare da subito nelle attività di bonifica e di gestione del post-mortem della discarica, nella gestione dell’impiantistica futura, nella gestione integrata della rete di isole ecologiche presenti sul territorio, per la raccolta differenziata, la formazione degli utenti con una rete di  collaboratori e facilitatori del processo virtuoso, traguardando, perché no, un futuro in cu il servizio di raccolta differenziata possa essere immaginato e gestito a livello di comprensorio e non parcellizzato come oggi per ogni singolo comune.

Per questo, stante l’attuale situazione, sacrificare il territorio di Cupinoro condannandolo a decenni di monnezza non salva la Bracciano Ambiente, non salva il Comune di Bracciano, non salva i posti di lavoro, arricchisce solo gli imprenditori che operano da sempre nel girone infernale del mondo dei rifiuti.

Sabato 2 aprile a Cerveteri manifesteremo per opporci tutti a questi dannosi e inutili progetti e provvedere alla bonifica di Cupinoro. 

Per dire NO a questi dannosi e inutili progetti; per dire SI alla chiusura e alla bonifica di Cupinoro”

SABATO 2 APRILE ORE 17   MANIFESTAZIONE A CERVETERI

COMITATI UNITI

PER LA CHIUSURA DEFINITIVA DELLA DISCARICA DI CUPINORO

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