Settore trainante dell’economia, rappresenta il 10% del PIL nazionale. Un milione gli occupati in Italia, dei quali il 63% giovani: ecco perché il turismo è stato definito “l’industria principale del Paese”. Le opportunità di impiego sono molteplici e spaziano dal lavoro dipendente all’auto-imprenditorialità. Per fare il punto sullo stato dell’arte e sulle nuove tendenze del settore, si è tenuto da lunedì 14 a mercoledì 16 marzo, presso il Salone delle Fontane della Fiera di Roma, “Fare Turismo”, l’evento consacrato, ormai da oltre un decennio, alla formazione, al lavoro e alle più innovative politiche turistiche nazionali e internazionali. Nato nel 2004, “Fare Turismo” si è confermato anche quest’anno come imperdibile luogo di incontro e di confronto fra Organizzazioni di Categoria, Associazioni Professionali, Università, Istituzioni e Aziende del settore. Programma intenso per tre giorni dedicati all’aggiornamento, all’orientamento, ai colloqui di lavoro, alla selezione del personale e a concrete opportunità occupazionali. Per le Scuole Superiori ad Indirizzo Alberghiero-Turistico un’occasione unica per coniugare il presente di una formazione tradizionale “intra moenia” al futuro on the job dei loro studenti.
Fra i visitatori, anche una delegazione di allievi dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli. Quattro gli incontri ai quali hanno partecipato gli studenti di via Federici: il forum “Gli I.T.S. incontrano le Organizzazioni di Categoria e le Associazioni Professionali”; il seminario sull’Hotellerie; la conferenza sull’Alternanza Scuola-Lavoro e quella sulle professioni del web, della promozione, della ricerca e dell’analisi strategica legata al settore turistico. Di rilevante interesse, la presentazione delle diverse opportunità di perfezionamento post-diploma: dai Corsi di Laurea e Master in Scienze del Turismo ai meno noti (per i non addetti al settore) I.T.S., gli Istituti Tecnici Superiori, istituiti dal Ministero dell’Istruzione nel 2008, come “Scuole di alta specializzazione tecnologica” sorte per rispondere alle più specifiche esigenze del mondo produttivo e del mercato del lavoro, con un’offerta formativa maggiormente orientata alla didattica laboratoriale, integrata con tirocini e stage aziendali. Nel Lazio sono 7 (2 a Roma, 1 a Pomezia, 1 a Gaeta, 1 a Borgo Piave e 2 a Viterbo).
Quanto all’Hotellerie, si conferma una tendenza ormai consolidata in Italia: è il comparto del turismo che continua a creare più posti di lavoro di ogni altro. A una condizione, però: l’alto profilo professionale degli operatori richiesti, garantito da una formazione accademica e, possibilmente, anche post-lauream. Di risorse umane legate ai nuovi fabbisogni dell’industria ricettiva si è discusso durante il seminario dedicato all’Alternanza Scuola-Lavoro. Per colmare il mismatch esistente fra mondo dell’istruzione e competenze specifiche richieste dalle Imprese del settore, intervengono ormai i sempre più diffusi stage e tirocini aziendali. Il tema – hanno spiegato a Fare Turismo – è cruciale e strategico, per tutti gli attori coinvolti: lo studente acquisisce abilità e competenze specifiche; la scuola ottimizza la qualità e l’efficienza del suo percorso formativo; l’impresa forma una risorsa umana secondo le proprie esigenze; non ultimo, il sistema territoriale, che cresce attraverso un sicuro ritorno in termini di professionalità diffusa.
Il comparto turistico, d’altra parte, quanto ad Alternanza Scuola-Lavoro, la fa da padrone, potendo avvalersi da un lato delle sue circa 176.000 Aziende, dall’altro della collaborazione di Istituti Scolastici Superiori che formano figure specifiche per il settore. Non è un caso che le attività di “Servizi di alloggio e ristorazione” totalizzino da sole circa il 29,4 % delle pratiche di Alternanza attivate sull’intero territorio nazionale.
Entusiasti gli allievi e i docenti dell’Alberghiero di Ladispoli che hanno partecipato all’iniziativa: “un’occasione imperdibile – hanno commentato – per aprire la scuola al mondo delle professioni e per entrare, già da oggi, nel futuro”.