Il 14 aprile scorso si è svolta a Lussemburgo, presso la sede dell’Istituto Europeo degli Itinerari culturali, l’annuale riunione del Governing Board dell’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa. In rappresentanza dell’Associazione Europea delle Vie Francigene è intervenuto Christian Schuelé per illustrare il dossier di valutazione della Via Francigena, le attività svolte e quelle previste nel prossimo triennio. Oltre la conferma della certificazione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” del tratto Canterbury/Roma, è stata valutata – questa la rilevante novità – l’estensione della certificazione alla Via Francigena nel sud, in conformità al dossier di candidatura inoltrato da AEVF in accordo con le 5 Regioni interessate (Lazio, Campania, Molise, Basilicata, Puglia).
Le vie Francigene nel sud infatti, da Roma a Brindisi e a Santa Maria di Leuca, rappresentano un percorso di alto valore storico-culturale che si innesta nell’itinerario europeo e nel quadro euro-mediterraneo. E’ utile ripercorrere le fasi salienti del percorso di certificazione della Via Francigena nel sud. In data 19 marzo 2015, a Roma, l’Assemblea generale AEVF, in accordo con le Regioni della Via Francigena nel sud, approva il dossier (delineante le tracce del percorso francigeno in quei territori) di estensione della certificazione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” da inviare al Governing Board dell’Accordo Parziale Allargato sugli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa presso l’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali (IEIC) di Lussemburgo.
In data 25 gennaio 2016 a Roma presso il MiBACT si incontrano i rappresentanti di MiBACT, Regioni nel sud, AEVF per avviare la cooperazione inter-istituzionale necessaria all’ottenimento della certificazione. Un’ipotesi di accordo viene posta sul tavolo. Il prof. Pierre Frustier (Paris Sorbonne), appositamente incaricato dal Consiglio d’Europa, redige e trasmette al Governing Board la propria “Relazione di valutazione” della Via Francigena ove esprime orientamento positivo:
- 1. alla conferma della abilitazione a reseau porteur della Via Francigena ad AEVF;
- 2. alla conferma della certificazione del tratto Canterbury/Roma;
- 3. alla estensione della certificazione alla Via Francigena nel Sud, a condizione che i territori attraversati siano fortemente implicati e in rete con il reseau porteur della Francigena (AEVF).
Il 14 aprile 2016 il Governing Board dell’Accordo Parziale Allargato (APA) sugli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa si riunisce a Lussemburgo alla presenza di Stefano Dominioni, Segretario Esecutivo APA e Direttore dell’IEIC, Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo, Carlo Corazza, della Commissione Europea.
“Considerata la relazione del valutatore incaricato prof. Frustier, sentiti i rappresentanti degli Itinerari culturali esaminati, le valutazioni del Governing Board saranno sottoposte al competente organo del Consiglio d’Europa e, successivamente, agli organi del reseau porteur dell’itinerario, nel nostro caso l’Assemblea generale di AEVF, per la ratifica finale” – ha detto il Presidente AEVF Massimo Tedeschi. “Ratifica che è subordinata alla verifica dei tracciati (sarà data priorità ai percorsi pedonali e verranno inseriti tratti non ancora inclusi come quello Brindisi/Santa Maria di Leuca) e alla sottoscrizione dell’accordo fra le Regioni concernente governance, infrastrutturazione, sicurezza del percorso, segnaletica, rete di accoglienza, da integrare con quella europea esistente. Si coglie l’occasione per ricordare che la “figura di pellegrino” che appare in numerosi cartelli stradali e pedonali è di proprietà AEVF e per il suo utilizzo è necessaria preventiva autorizzazione. Infine si prevede la conclusione dell’intero iter entro la fine dell’anno in corso”.