Riconosciuti per la prima volta con norma regionale. In passato si ricorreva ad atti amministrativi
Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato due leggi con le quali si riconoscono debiti fuori bilancio. Si tratta della proposta n. 300, riguardante il riconoscimento di 16.969.508 euro di debiti della Regione Lazio (voti a favore 27, contrari 3 e astenuti 6), e della proposta n.309 riguardante 1.302.621 euro di debiti del Consiglio regionale del Lazio (voti a favore 28, contrari 3 e astenuti 5).
Una nuova norma in vigore dal 1 gennaio 2015 consente, per la prima volta, di riconoscere la legittimità delle posizioni debitorie delle regioni riconducibili alla fattispecie dei “debiti fuori bilancio”, al pari di quanto stabilito per gli enti locali in determinati casi indicati dal Testo unico degli enti locali (Tuel). In passato si provvedeva con atti amministrativi. Grazie alla nuova norma contenuta del decreto legislativo 126/2014 (che modifica il dlgs 118/2011) si è intervenuti, dunque, con legge regionale.
I debiti fuori bilancio della Regione Lazio, individuati a seguito di una ricognizione effettuata dal segretario generale della Giunta, derivano da: sentenze esecutive (7.687.421 euro); procedure espropriative o d’occupazione d’urgenza per opere di pubblica utilità (156.369); acquisizioni di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa (9.125.718). Il debito fuori bilancio del Consiglio regionale del Lazio è indicato nella legge approvata oggi in 1.302.621 euro (creditore la società in house Lazio Service spa). Nel corso della discussione generale sono state richiesti, da alcuni consiglieri di minoranza, informazioni sulla esaustività della ricognizione. Tra gli altri, in particolare, sono stati richiesti chiarimenti sull’assenza di impegni per alcuni acquisti e sugli eventuali contenziosi pendenti.
La seduta è stata aggiornata dal presidente del Consiglio regionale Daniele Leodori a lunedì 2 maggio 2016 alle ore 11.