Nella sala riunioni della Parrocchia di San Salvatore, a Bracciano 2, si è svolto ieri, 15 giugno 2016, un dibattito fra i due candidati sindaco di Bracciano, Claudio Gentili e Armando Tondinelli. Grande la partecipazione del pubblico, con oltre 200 persone presenti che hanno seguito con interesse questa iniziativa voluta e realizzata dall’Associazione Culturale “L’agone Nuovo”.
Cinque domande per ogni candidato, ognuno dei quali aveva a disposizione un tempo limite di otto minuti a risposta. A moderare il confronto è intervenuta Federica D’Accolti, collaboratrice della rivista cartacea “L’agone”.
Iniziamo con un primo focus sulla situazione del personale comunale, tra le inchieste della magistratura ed il taglio al salario accessorio: impegno, stimoli, malessere, collaborazione o sfiducia. Cosa vi aspettate di trovare ad inizio mandato?
A rispondere per primo è l’Avvocato Gentili, che ha voluto ringraziare tutti i cittadini per la loro partecipazione. “Ritengo che l’azienda comunale rappresenti la principale risorsa del nostro territorio e della nostra città: all’interno di questa azienda ci sono undici aree di attività troppo numerose per quelle che sono le esigenze del Comune. Non solo la situazione del personale è stata messa in agitazione da una serie di attività ed inchieste, sfociate alle volte in procedimenti successivi e perfino in un caso di sentenza di condanna di un dipendente comunale. In questa situazione il personale del Comune vive in una situazione d’incertezza e timore di un atto giudiziario nei suoi confronti, si vive un grave disagio dovuto anche al taglio del salario accessorio nella busta paga. Penso che bisogna investire su dei corsi di formazione costante, per far sì che l’amministrazione possa usufruire al meglio della formazione, che dovrà essere un elemento centrale. E’ impossibile infatti pensare che il personale si possa occupare per tutta la sua attività di carte di credito, sarebbe opportuno andare ad occupare altri settori per creare maggiore entusiasmo da parte dello stesso”.
Ha poi risposto il Dottor Tondinelli, che ha voluto anche lui ringraziare tutti i presenti. “Credo che in questi anni ci sia stato un corto circuito all’interno della struttura comunale, perché il circuito politico senza i consensi porta a ciò. Il Comune è dotato di bravi dipendenti capaci, che devono essere lasciati lavorare e devono farlo secondo le loro capacità. Le 13 aree del Comune sono un po’ troppe e vanno diminuite per ridistribuire i soldi in maniera corretta, mentre i dipendenti comunali sono al servizio dei cittadini e dunque devo rispondere ad essi in maniera educata e seria”.
L’occupazione, in particolare quella dei giovani, è una piaga di questo tempo: quali obbiettivi vi prefiggete per affrontare il tema? Qual è la vostra posizione sulla privatizzazione dell’acqua e con quale intervento agirete per restituire l’acqua potabile ai cittadini di Bracciano?
Questa volta a prendere la parola per primo è stato il Dottor Tondinelli. “E’ un tema molto particolare, la situazione economica non sarà delle più rose. Che cosa possiamo fare per aiutare questi giovani a trovare un lavoro? Si deve industriare tramite le cooperative, in agricoltura si potrebbe lavorare tramite l’Università Agraria e fare da tramite tra i giovani e i fondi europei, in modo tale che possano incentivare così l’imprenditoria giovanile, tenendo conto ovviamente della domanda reale per poi lavorarci sopra”. Tondinelli ha continuato poi rispondendo alla seconda parte della domanda, affermando che non vede l’economicità di questa decisione di rendere l’acqua privatizzata anche perché è un bene di tutti. “Se fossi sindaco farei di tutto per tornare indietro e portare l’acqua potabile anche a Vigna di Valle, come deve essere in ogni paese civile”.
La parola è passata poi all’Avvocato Gentili. “Il problema dei giovani credo sia uno dei tasti dolenti che rappresenta non solo Bracciano, ma l’Italia. L’autonomia di cui parlano i giovani è una parola priva di significato se alle spalle non si ha una sicurezza economica che permetta di avere un’autonomia, e questo provoca disagio sia ai ragazzi che agli adulti. Le percentuali di disoccupazione raggiungono livelli del 17% della popolazione con punte maggiori nella popolazione giovanile, è un dato da cui bisogna partire per capire le esigenze e le risposte da dare. Abbiamo inoltre persone laureate e professionisti privi del lavoro per il quale hanno studiato. Io credo che potrebbero essere messe in moto una serie di attività da chi si occupa della cosa pubblica, con sinergie tra la casa comunale del territorio e quelle che sono le attività collaterali che sono nel contesto pubblico, l’impegno deve essere quello di impedire che i giovani siano costretti ad abbandonare il nostro paese”. Nel rispondere alla seconda domanda, Gentili ha sottolineato che l’acqua deve essere pubblica, assumendosi la responsabilità se diventerà sindaco di controllare il lavoro svolto da Acea, in modo da evitare un disservizio e far sì che non ci sia un aumento delle tariffe.
Politiche sociali a sostegno delle persone fragili e in difficoltà: il Comune ha ancora le risorse e gli strumenti per rispondere adeguatamente ai bisogni dei cittadini più deboli?
Avvocato Gentili. “Io credo che il Comune di Bracciano dovrà individuare le priorità e rimanere il Comune capofila del territorio. Il disagio dei minori e dei giovani è una priorità che deve essere estesa a tutte le fasce d’età, dalla scuola allo sport, dalle famiglie alla popolazione anziana, offrendo un’assistenza municipale mirata ai più sfortunati: un’amministrazione attenta alle fasce più deboli. Io credo che tutti insieme dovremmo lavorare per far diminuire il distacco fra queste persone che si trovano in difficoltà. La disabilità non può essere il problema della famiglia, ma di noi tutti”.
Dottor Tondinelli. “Io credo che può essere comprensibile non avere i soldi per tappare le buche, ma dobbiamo trovarli per le fasce più deboli: i soldi si trovano, ci sono quelli della Regione, ci sono molte strutture a Bracciano che possono essere aiutate, abbiamo dipendenti molto capaci con cui andremo a cercare i fondi, collaboreremo insieme a queste associazioni per trovare una soluzione e far sì che tutte le fasce deboli abbiano la loro dignità”.
La discarica di Cupinoro e la gestione dei rifiuti, il trasporto pubblico e il sistema della viabilità stradale, le politiche sanitarie e l’Ospedale Padre Pio: fondi carenti e competenze limitate non dovrebbero favorire un’amministrazione intercomunale dei servizi?
A rispondere per primo è il Dottor Tondinelli. “Per me Cupinoro deve chiudere, punteremo su una raccolta differenziata spinta: se sarò io il sindaco farò in modo di mettere insieme tutti i sindaci del comprensorio per decidere una soluzione contro Acea. È assurdo poi che ci siano cinque comandi di vigili e cinque servizi di trasporto pubblico di autobus: né basterebbe uno per abbattere i costi, ma chiaramente non posso farlo da solo, ho bisogno del supporto degli altri sindaci”.
Avvocato Gentili. “Su Cupinoro credo che sia chiaro a tutti che voglio la chiusura completa della discarica e nessun tipo di impianto all’interno, né in nessun altro luogo. Garantendo ovviamente il reinserimento del personale di Cupinoro attraverso un obbligo da far assumere nei nostri confronti la Regione Lazio. Vi dovrà essere una raccolta spinta porta a porta con una tariffa diversa che premia coloro che sono attenti e non chi non lo è. E poi, un potenziamento dell’isola ecologica, spesso trovata straripante dai cittadini. Per quanto riguarda il miglioramento del trasporto pubblico interno, dobbiamo pensare ad un trasporto urbano integrato con gli altri comuni per avere un maggiore collegamento. Per la viabilità si dovrebbe realizzare un area di sosta nel centro urbano, in modo da poter facilitare il turismo e zone di sosta gratuite per i cittadini di Bracciano. Mi sembra impossibile e antigiuridico diminuire i vigili urbani, credo sia opportuno invece realizzare servizi intercomunali per la raccolta dei rifiuti e il trasporto pubblico. Per quanto riguarda l’Ospedale Padre Pio credo sia ovvio che ci debba essere una massima attenzione per quanto riguarda il potenziamento del pronto soccorso, che deve agire in modo puntuale”.
Perché dovrebbero votare lei?
Avvocato Gentili. “Io credo che questa città abbia bisogno di un salto culturale diverso, di migliorare quelle che sono le esigenze del cittadino. Per me non devono più esistere due tipi di Bracciano: Bracciano uno e Bracciano due, Bracciano Nuovo e Bracciano Vecchio. Bracciano è una sola città e deve avere la sua unicità. È necessario un collegamento tra la parte nuova e centrale, al contempo è opportuno che vengano avviate le attività di collegamento all’interno o verso la parte storica del paese, questo è quello che intendo fare se il 19 sarò eletto sindaco”.
Dottor Tondinelli. “Io sono una persona pulita e ho un enorme rispetto delle regole, in questi giorni ho subito numerosi attacchi, di chi dice che durante il mio mandato non ho fatto niente, opere fatte zero”.
Da qui il Dottor Tondinelli ha tenuto ad elencare alcune delle sue opere pubbliche: apertura del secondo ufficio postale, realizzazione del parcheggio di 130 posti in via Traspaletti, messa in opera della scuola media, realizzazione marciapiede ex mattatoio in Piazza Roma, realizzazione del giardino comunale in via Del Lago, ristrutturazione magazzino dell’Università Agraria, realizzazione impianto fotovoltaico scuola media statale e molte altre… “Poco, ma qualcosa ho fatto, io ho un programma che tenterò di mettere in atto con l’aiuto della mia squadra, sono convinto di poterlo fare, sono convinto che i cittadini siano estremamente intelligenti e sappiano decidere qual è il cambiamento e qual è la continuazione”.
Un ringraziamento particolare per questo incontro va al Presidente dell’Associazione Culturale “L’Agone Nuovo”, Giovanni Furgiuele, che è intervenuto nella serata di ieri a termine del dibattito, ricordando l’importanza di eventi come questi, utili a diffondere l’informazione sul territorio. Il leitmotiv che da 20 anni porta avanti L’Agone.
Articolo di Gloria Donati