Riceviamo e pubblichiamo la lettera inoltrataci dal Comitato civico di Bracciano-Montebello.
Stimatissimo dr. Armando Tondinelli, neo-sindaco di Bracciano, a nome mio personale e del Comitato Montebello che mi onoro di presiedere, le porgo i più fervidi auguri per la sua vittoria, insieme all’auspicio che il suo appassionato lavoro possa risollevare la Città dal baratro in cui versa. Le scriviamo alla vigilia del Consiglio, ove dovrebbe presentare il suo programma di sindacatura.
Condividiamo il messaggio su Terzo Binario di Fiorenza Rossetto, leader di Salviamo Bracciano, ove dice: “La Casa comunale è la casa dei Cittadini”. Forse andava aggiunto “di tutti i Cittadini, sia di chi sostiene Tondinelli, sia di chi non, come dice la Costituzione sulla rappresentanza dell’Eletto”. Non è un dettaglio ozioso. Alcuni Osservatori ebbero l’impressione che il candidato-sindaco 5S, Marco Tellaroli, nella stesura del suo programma, desse un’esegesi riduttiva al lemma “Cittadini”, limitandolo al suo ristretto gruppo di Supporters. Con la conseguente défaillance elettorale.
Siamo certi che Ella, signor neo-Sindaco, dia invece la giusta esegesi; e che, da buon militare, sia ligio alla parola dataci, che ha radici lontane: l’8 settembre 2013, in Consiglio comunale, ella collaborò alla luce del sole con Sala e Capparella (forse un unicum!), per approntare l’odg di solidarietà al nostro Comitato, riconosciuto ufficialmente unico rappresentante istituzionale del Villaggio. Si ribadì allora che il Villaggio è molto più della solita lottizzazione incompleta, in quanto ha la firma prestigiosa dell’archistar Portoghesi e doveva essere un volano di sviluppo turistico, oltre che di benessere cittadino, con un delizioso parco-giochi pubblico di quasi 7 ettari. Proprio quel parco-giochi, invece, si stava trasformando in un deposito privato abusivo di materiale edile e di rifiuti speciali, tra l’ignavia di molti organi pubblici. Soltanto le nostre reiterate denunce, la nausea del Corriere della Sera, una dura interrogazione Regionale di Valeriani (Pd) e un’allarmata lettera dell’on. Miccoli (Pd) al ministro Franceschini, varranno a sgombrare l’area dalle mondezze.
Comprendiamo che ella in primis dovrà affrontare i bilanci-flop di Comune e Bracciano Ambiente, insieme ai rebus della Burocrazia. Ma subito dopo si colloca il ritorno a Montebello d’una legalità per 30 anni calpestata. E ciò non perché lo chiediamo noi, ma perché l’impone la Legge.
Non le rifaremo la storiaccia bipartizan del comprensorio, a cominciare da una “stranezza”: al Lottizzatore inadempiente nei suoi doveri contrattuali, invece di bloccare le licenze, si “regalarono” nuove licenze coi relativi profitti. E’ una storiaccia che ella ben conosce, benché non v’abbia mai avuto responsabilità personali (ma non così la parte politica in cui allora militava).
Un quesito preliminare. Come sia venuto in mente al Lottizzatore di vendere ad srl private le strade (signorsì, le strade!) e le particelle che per Convenzione si dovevano urbanizzate e cedere gratis al Comune. Secondo le costanti sentenze CdS, tali aree (indicate nella Convenzione del 1985, di cui anche nei nostri rogiti), non potevano non appartenere già di fatto al Comune, che le concedeva in temporaneo affido al Lottizzatore, per completarvi appunto le urbanizzazioni.
La vendita, dunque, fu già una stravaganza. Ma v’è di più. Il Comune non soltanto non s’oppose sùbito all’evidentissima nullità ex tunc degli atti, ma suscitò il sospetto d’esserne quasi “felice”, malgrado gli eventuali dubbi di Procura e Corte dei Conti. Infatti. Il 9-5-2002 (Giunta di centro-sinistra), alla vigilia delle Amministrative, la Commissione Edilizia, presieduta dall’Assessore del ramo, in 24 ore approva all’unanimità un progetto per edificare un ristorante privato sulle particelle di spettanza pubblica (aldilà peraltro dagli indici edificabili e dalla filosofia del Villaggio). Quattro mesi dopo, il 3 settembre 2002 (Giunta di centro-destra) accade un nuovo fatto incomprensibile: l’Ufficio tecnico rilascia la relativa concessione edilizia; e la rinnova nel 2006.
Ma la storiaccia non termina qui. A vista d’occhio il manufatto è difforme e in surplus rispetto alla licenza. Eppure nel 2009 un primo sopralluogo rileva “soltanto” in surplus una piscina e un paio di gazebo, senza “accorgersi” del corpo principale. Dopo nostre reiterate denunce, si giungerà al 2015 per nuovi sopralluoghi, che accerteranno nel solo interrato un surplus di quasi il 300%.
Tutto ciò premesso, noi non abbiamo dubbi, signor neo-Sindaco, che ella col suo proverbiale dinamismo riuscirà nell’impresa (ad altri non riuscita) di restituirci fiducia nelle Istituzioni, con poche iniziative semplici, non costose, ed anzi finanziariamente attive per il Comune.
1)– Portare in Consiglio la decadenza-Convenzione, scaduta il 2000; 2) – sequestrare il manufatto in surplus e su suolo pubblico, specie dopo la sentenza Tar che restituisce al Comune quel che gli spetta; 3) – sequestrare le particelle comunali incamerate in un giardino privato, insieme ad un pezzo di fogna pubblica; 4) – chiedere al Presidente del Tribunale di Civitavecchia l’anticipo dell’udienza conclusiva (luglio 2018), per le due fidejussioni d’oltre un milione d’euro, con cui terminare le urbanizzazioni (per noi è un mistero come la causa si tiri per le lunghe, benché la fidejussione principale sia “a prima richiesta”); 5) – garantirci la restituzione del normale decoro (sfalcio erbacce, illuminazione nelle due strade pubbliche d’accesso, completare rete gas-metano, ecc.).
In nome della casa di vetro comunale da lei giustamente rivendicata, le saremo grati se ci darà le risposte pubblicamente e non nel “solito” chiuso dei sancta sanctorum.
Ringraziandola di cuore, voglia gradire, signor Sindaco, i sensi della nostra stima e considerazione.
Il Presidente del Comitato Villaggio Montebello
(Dr. Amedeo LANUCARA)
Gen. Feliciano MANCINI (vice presidente), Amm. Luigi D’ELIA (past president),
dr. Alberto PERRA (past president), sign. Massimo TOFFOLO (past president),
sign. Enrico RICCIATTI (segretario), sign. Giorgio PASTORI (tesoriere),
sign.ra Francesca GIANSANTI (componente Direttivo), sign.ra Giancarla BONALUMI (Direttivo),
sign. Claudio CAPRIOLI (Direttivo).