Alessandro Bettarelli, a quanto pare, aver proposto ai cittadini di Canale una lista civica ha dato i suoi frutti.
«Progetto Locale nasceva proprio come unione di esperienze, idee e prospettive diverse e la lista civica, basata su un programma e non su un partito o su una persona, era la logica conseguenza della strada scelta».
E ora che succede?
«Proviamo a rimettere Canale sul binario giusto e poi ad attuare il programma e gli obiettivi che ci siamo dati. Purtroppo i primi giorni di amministrazione hanno confermato le nostre preoccupazioni su quanto ci aspettava».
Nel vostro programma la pianificazione era il punto nodale. Come intendete procedere?
«La macchina amministrativa va completamente riorganizzata. In passato, si è data la colpa agli “altri”, ma non è stata colpa degli altri se ci è stata revocata l’autorizzazione allo scarico per i depuratori comunali, tolta la subdelega paesaggistica, annullate le delibere urbanistiche del 2013. Se la quasi totalità delle strutture comunali sono state affidate “a voce”, se ad aprile l’Amministrazione Stefani non è stata in grado di approvare le tariffe Tari e il Bilancio di previsione 2016. Evidentemente ci sono delle anomalie nella gestione della cosa pubblica, tali da far pensare a un modus operandi sbagliato. La pianificazione è un metodo di lavoro e consiste nel capire le esigenze dei cittadini, di tutti i cittadini, e non solo di quelli che la pensano come te, e provare a soddisfarle nel rispetto delle regole che il nostro Paese, quello con la P maiuscola, si è dato. Un metodo che può essere utilizzato per progettare il futuro, ma anche per provare a rimettere le cose sul binario giusto».
Come intendete approcciarvi con le amministrazioni limitrofe?
«C’è una nuova generazione di amministratori giovani e preparati che avanza. Per formazione ed esperienze fatte sono più sensibili a guardare fuori dalle loro mura. La collaborazione tra Comuni è indispensabile e questi ragazzi, spesso trenta-quarantenni, lo sanno bene».
Il ricordo più bello di questa campagna elettorale o di questi primi giorni di mandato?
«Sicuramente lo spirito di squadra di Progetto Locale che, lo voglio ricordare, è un gruppo che va ben oltre i tredici candidati alle comunali. E poi i sorrisi delle persone, i loro volti, gli abbracci, gli incoraggiamenti, la felicità per questa vittoria. Non era finzione, erano emozioni vere, sincere. Cose che ci resteranno dentro».
E quello peggiore?
«Il giorno del nostro insediamento, in Consiglio, l’ex sindaco ha esordito con “Buona acqua pubblica a tutti”, con il sorrisino che ormai i canalesi conoscono bene. Purtroppo, a chi sa come la precedente amministrazione abbia portato il nostro Comune a perdere il ricorso al Tar contro Acea- Ato 2, poco prima di andarsene, quelle parole sono sembrate a dir poco fuori luogo».
F.P.