Un’Anguillara in linea con la tendenza nazionale: questo l’innovativo risultato delle Amministrative nel Comune sabatino. Più che il fervore della Nazione, una vicinanza territoriale e sociale con la Capitale ha sancito il verdetto finale, portando a Sindaco la portavoce locale del Movimento, Sabrina Anselmo.
Una scalata che ha visto il M5S protagonista fin dal primo turno, schiacciando un PD per 170 voti, promuovendosi per il ballottaggio contro una colazione di centrodestra capeggiata da Antonio Pizzigallo.
Ben quattro liste proteggevano la roccaforte storica del centrodestra, ben 64 candidati concorrevano per il Consiglio comunale, ben 64 idee convinte di rappresentare anche loro uno spiraglio di luce.
Tuttavia, seppur sfiorando un 50% al primo turno, il candidato Sindaco Pizzigallo viene arrestato da una rimonta senza precedenti dell’Anselmo, che conquista il 55,07 % degli elettori contro il 44,93%, con solo 241 schede nulle.
Un voto al cambiamento che ha sostituito un voto di protesta, una speranza che ha lasciato il posto ad un fiducia verso chi, fino ad oggi, ha parlato ai cittadini e per i cittadini di Anguillara. Forse proprio questo l’ingrediente mancante ad un PD che, pur in rotta verso un rinnovamento, risulta essere il vero sconfitto delle comunali.
Il M5S stravince ma è il PD a perdersi per strada gli elettori, a non ispirargli più quella fiducia storica e sociale su cui, finora, posava le sue forti basi.
Un Consiglio comunale completamente rinnovato è quello che apparirà al cospetto dei cittadini, il nuovo al comando, il “vecchio” all’ascolto. Nel dettaglio, Sabrina Anselmo a capo della coalizione pentastellata seguita dai suoi consiglieri di maggioranza: Giovanni Chiriatti, Silvia Silvestri, Sara Galea, Massimiliano De Rosa, Ernesto Liberati, Maria Letizia Menghini, Massimo Pierdomenico, Aleandro Giuseppe Virgili, Barbara Esposito, Giuseppe Gasperini.
Quattro gli assessori esterni nominati, secondo quanto espresso dal blog 5S, Giovanni Chiriatti, che dovrebbe a giorni rinunciare alla nomina di Consigliere per poter attingere all’assessorato, Franca De Santis, Fabrizio Landolfi e Franco Bernardini.
All’opposizione vedremo Antonio Pizzigallo, Roberto Guiducci, Christian Calabrese, Eugenio Catarci, Matteo Flenghi e Silvio Bianchini.
Un panorama politico che lascia molte domande ma soprattutto molte attese. Forse non uno, bensì due partiti storici devono fare i conti con una realtà sociologica innovativa, scatenata fuori dagli schemi finora conosciuti ed adottati. Una popolazione, più o meno attiva, ha espresso in quel voto il proprio disagio, la propria rabbia, le proprie speranze.
Accettare il cambiamento è il passo necessario, se non l’unico, per ricostruire una risposta politica efficace e concreta, capace di riemergersi in un clima post apocalittico da non sottovalutare.
In attesa di ulteriori aggiornamenti, facciamo un sincero in bocca al lupo alla nuova Giunta comunale.
Benedetta Onori