Erano proprio in tanti – dalla famiglia agli amici, dai vecchi compagni di squadra ai concittadini, dalle autorità alle nuove promesse del rugby oriolese – presso gli impianti sportivi di via G. Rodari a tributare gli onori del caso ad Anacleto Altigieri, un vero e proprio monumento della palla ovale degli anni ’70, azzurro numero 283 con 27 caps nel suo palmarès e un vanto per Oriolo, in Italia e nel mondo, scomparso prematuramente all’inizio di gennaio di quest’anno.
Organizzata dal Rugby Oriolo, in collaborazione con l’amministrazione comunale, l’Acor e la locale Polisportiva, la manifestazione ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle formazioni Old dei Tasci Falisci, Partenope Napoli, Cosenza e Triari Roma che, insieme a vecchie glorie oriolesi, hanno dato vita ad un torneo assai vivace e combattuto.
Ospiti d’onore dell’evento, oltre ai familiari di Anacleto (la moglie Giuliana, i figli Alberto e Arrigo, la nipote Arianna e il fratello Antonio), alcuni giocatori delle Fiamme Oro, il sindaco Emanuele Rallo, il vice sindaco Francesca Giustini, il consigliere con delega allo sport Giuseppe Garganti, don Giorgio Pollegioni, il presidente della Polisportiva Antonio Valentini, i genitori dell’attuale capitano del XV azzurro Sergio Parisse e poi atleti e dirigenti che hanno scritto pagine davvero importanti del rugby italiano: Sergio Luzzi Conti, Franco Ascantini, Ivo Mazzucchelli, Ambrogio Bona, Paolo Paoletti, Pietro Monfeli, Walter Cemicetti, Pier Luigi Bernabò, Maurizio Finocchi e Crescenzo Vitelli. Gran cerimoniere di giornata, il presidente del Rugby Oriolo, Luigi Cortesi.
Al termine dell’amichevole in programma, si è svolta la cerimonia ufficiale dell’intitolazione del campo ad Anacleto Altigieri, con i familiari del campione oriolese che hanno scoperto la targa in suo onore realizzata dalla Bottega d’Arte di Armando Mortet, mentre il maestro Antonio Moretti suonava il silenzio in un clima di commozione e trasporto.
Successivamente, ha avuto luogo la premiazione di tutti gli intervenuti alla manifestazione, con la consegna di premi anche ai giovanissimi del minirugby oriolese per la stagione appena conclusa.
E Anacleto, da lassù, a braccetto con l’inseparabile Rocco Caligiuri e con tanti altri suoi amici, avrà di certo bofonchiato qualche parola di disapprovazione per questo momento a lui dedicato, anche se poi, in fondo, sarà stato contento per aver sentito forte la vicinanza e la presenza della sua gente e di coloro che gli hanno voluto veramente bene e avrà accennato un sorriso beffardo dei suoi in segno di consenso.
Dario Calvaresi