Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa a firma di Marco Feuli, Segr. Filcams Civitavecchia Roma Nord Viterbo, e Silvano Corda, Segr. Fisascat CISL Civitavecchia e Viterbo.
Ad un giorno dalla data ultima utile per il bonifico per i lavoratori Helyos non si hanno ancora notizie sulla effettiva erogazione, sembra che la situazione si sia in parte risolta con la lettera mandata dal comune alla corte di appello di Roma che consentirà lo sblocco di circa 270 mila euro che il tribunale deve erogare dal luglio 2015 alla azienda (lettera spedita con enorme ritardo dalla amministrazione posto che gli è pervenuta il 20 giugno).
Da quando abbiamo saputo l’esistenza di questa lettera che ci è stata inviata per conoscenza (6 Luglio u.s.) stiamo intervenendo continuamente sia con l’amministrazione comunale che con quella aziendale, per far sì che le informazioni richieste dalla corte di appello per sbloccare i fondi venisse spedita immediatamente…….ieri abbiamo appreso, dopo lunga e penosa malattia, che la lettera è stata inviata (13 luglio 2016) e ci chiediamo dove sta l’efficienza di questa amministrazione che ne conosceva l’esistenza già da diverse settimane”. Così dichiarano i Segretari Marco Feuli di Filcams CGIL e Silvano Corda di Fisascat CISL che proseguono: “In seconda battuta abbiamo richiesto con forza all’azienda di erogare gli stipendi prima possibile e comunque entro il 15 luglio per consentire che i lavoratori abbiano quanto gli spetta visto che comunque lo sblocco fondi da parte del tribunale sarà imminente. Poi ricordiamo alla amministrazione comunale, che in questa vicenda non si sta certamente distinguendo per correttezza e puntualità, di farci sapere quante e quali fatture potranno essere sbloccate il 18 luglio, data in cui, almeno così ci è stato riferito, dovrà rendere conto alla azienda , anche perchè entro il 20 dovranno essere saldate anche le quattordicesime mensilità.
Il nostro ruolo è quello di tutelare i diritti dei lavoratori, purtroppo siamo di fronte ad una amministrazione lenta e superficiale ed una azienda che, anche se deve percepire parecchi soldi, deve fare il proprio dovere fino in fondo pagando i lavoratori.
Alla Filcams CGIL e la Fisascat CISL non appassiona “parteggiare” per nessuno, anche se questi “continui rimpalli” non escludono da pesanti responsabilità verso i lavoratori nessuno dei soggetti interessati fra committenza ed appaltante, noi rimaniamo al fianco dei lavoratori cercando di garantire quanto di loro competenza in un contesto che oggi ha preso una piega davvero grottesca.”