Dal 13 al 16 agosto presso il Lavatoio di Oriolo Romano andrà in scena “Limen 2016”, mostra fotografica dedicata al mondo intimo femminile che vedrà l’esposizione delle opere di Andrea Cagnetti, artista poliedrico e dai molteplici interessi, che oggi si misura con una nuova sfida: ritrarre i pensieri intimi delle donne attraverso la fotografia.
“Sono affascinato dal mondo femminile – spiega Cagnetti – Amo le donne. E amo amarle. Sono sempre stato attratto dalla complessità, dalle sottigliezze, incuriosito dai mondi diversi dal mio. Le donne per me sono i migliori interlocutori, trovo una sintonia e un arricchimento nel saper ascoltare le parole di una donna. Mi piace indagare nella loro psiche e osservarla, così, con l’entusiasmo dello stupore. Ho iniziato questo percorso artistico lo scorso anno e non ho deciso di continuarlo: continua per sua natura, sento che lo devo portare avanti. Sono sorpreso del mio nuovo materiale fotografico. Attraverso questo lavoro sto scoprendo in ogni progetto un mio nuovo modo di vedere attraverso l’obbiettivo.
“Limen” perché in latino vuol dire sia “soglia” che “confine”. Trovo che rappresenti al meglio il mio incontro con delle performer; cerco di lasciarmi accogliere in quel loro mondo privato che altrimenti non potrebbe essere espresso in una società difficile. Una società che violenta le donne in modo silenzioso e mai “pubblicizzato” come per atti decisamente più eclatanti come il femminicidio, dramma al quale mi sto dedicando in altro modo. L’Io privato della donna non sarà mai espresso in modo completo e completamente autentico. Le dinamiche sociali non sono così raffinate da concedere ad una donna di ESSERE. Allora io mi batto per questo e come arma uso il sentimento che ripongo nell’arte. In Limen uso la mia capacità e talento del coreografo, per cui ho studiato, e la passione che non ho avuta ancora la possibilità di approfondire con degli studi, per la fotografia. Spero che il risultato sia gradevole e la comunicazione sia efficace.
“In questa edizione 2016 di Limen ho voluto attribuire alle tre diverse famiglie di foto tre messaggi sui quali riflettere. Ho lavorato a delle immagini di nudo con Annalisa Welzhofer, per raccontare il diritto della donna di provare piacere fisico senza remore, senza vivere colpe interne, senza pensare che debba arrivare prima il piacere dell’uomo e che per la donna soddisfare il proprio compagno sia un compito. Con Simona Buccolieri ho trattato la femminilità. Ho la fortuna di essere padre di una adolescente; questo mio ruolo genitoriale mi ha insegnato nel tempo, che voi donne siete proprio fatte così! Amate mettere lo smalto, vestire in tiro e muovervi in un certo modo per il vostro piacere di essere. Poi avete scoperto che su noi uomini queste qualità legate naturalmente al femminile avevano un certo effetto e purtroppo si è ridotto tutto al primitivo messaggio di conquista, troppo spesso il messaggio torna indietro come un boomerang e limita la donna, che pur di essere aggraziata e nella piena espressione della sua femminilità, deve accettare la sfida quotidiana di essere preda e vittima dei commenti di noi maschietti. In fine Giulia Ferrucci. Con lei ho voluto disegnare il silenzio. Ho voluto raccontare il diritto della donna di vivere quel suo spazio interno tanto utile ad ogni essere umano nel quale ritrovare solo se stessi. Toccare quel mondo intimo e privato per modellarlo e aggiustarlo alla autenticità della propria identità, renderla forte perché possa essere espressa in tutta la sua bellezza. Spesso questo atteggiamento viene frainteso, si richiede sempre una continua e costante presenza alla donna. Nel mio piccolo cerco di dare un contributo, e forse il fatto che io sia uomo potrà favorire la riflessione.
“Limen aprirà le sue porte il 13 agosto alle ore 19 in una occasione importante e che ormai, rappresenta un appuntamento immancabile per Oriolo: Oriolo in Rosa. La partecipazione e la solidarietà del paese alla ricerca scientifica per sconfiggere il tumore al seno. Questa giornata vedrà sul palco principale una mia coreografia, un passo a due mosso dalle note di Sergio Cammariere. La mostra fotografica sarà fruibile anche nei giorni successivi e fino alla sera del 16 agosto.”