22 Novembre, 2024
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Riforma Madia, CNA: “Conferenza servizi e nuova Scia novità nella giusta direzione”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del CNA di Viterbio e Civitavecchia.

“Apprezziamo le novità contenute nei due decreti legislativi della Riforma Madia in vigore da giovedì prossimo, 28 luglio, relativi alla nuova Conferenza di Servizi e alla nuova Segnalazione certificata di inizio attività (Scia), che recepiscono molte delle nostre richieste”. Lo afferma la CNA.

“Riteniamo senz’altro positivo – sostiene l’Associazione – differenziare le modalità di svolgimento dei lavori della nuova Conferenza di Servizi, legandola alla complessità del parere da esprimere, e valorizzare il silenzio/assenso. Questo combinato disposto dovrebbe semplificare le attività di valutazione e rendere certi i tempi decisionali delle amministrazioni coinvolte. In questo modo, potrebbero essere superate le incertezze e le lentezze che hanno rallentato, e spesso bloccato, attività imprenditoriali e opere pubbliche. Bene anche il limite di cinque mesi per concludere i lavori e la partecipazione di un solo rappresentante per le Amministrazioni statali. Sarebbe stato opportuno, però, prevedere un più stretto collegamento tra il premio di risultato dei dirigenti pubblici e il rispetto dei termini per concludere il procedimento: avrebbe costituito un forte deterrente a resistenze e lentezze burocratiche”.

“Condividiamo altresì – aggiunge la CNA – l’obiettivo del decreto sulla nuova Scia: aiutare imprese e cittadini a districarsi nel labirinto dei diversi regimi autorizzativi. Per la prima volta, è prevista una visione d’insieme dell’attività amministrativa, anche attraverso l’adozione di una modulistica omogenea. Per valutare l’efficacia della nuova disciplina, però, sarà indispensabile la ricognizione dei regimi autorizzativi delle attività, oggetto del decreto denominato Scia 2, che è stato da poco licenziato dal Consiglio dei ministri e sarà a breve esaminato dal Parlamento”.

Il decreto di semplificazione della Scia si applica ai procedimenti relativi alle attività private non soggette ad autorizzazione espressa. Una delle novità positive è che la pubblica amministrazione dovrà adottare “moduli unificati e standardizzati che definiscano esaustivamente, per tipologia di procedimento, i contenuti tipici e la relativa organizzazione dei dati delle istanze, delle segnalazioni e delle comunicazioni” e pubblicare sul proprio sito istituzionale i moduli, nonché “l’elenco degli stati, qualità personali e fatti oggetto di dichiarazione sostitutiva, di certificazione o di atto di notorietà, nonché delle attestazioni e asseverazioni dei tecnici abilitati o delle dichiarazioni di conformità dell’agenzia delle imprese, necessari a corredo della segnalazione, indicando le norme che ne prevedono la produzione”.

Dell’avvenuta presentazione di istanze, segnalazioni o comunicazioni, sarà rilasciata immediatamente, anche per via telematica, una ricevuta. Questa indicherà i termini entro i quali il silenzio dell’Amministrazione equivale all’accoglimento dell’istanza. Inoltre “la decorrenza del termine e la formazione del silenzio assenso non escludono la responsabilità del dipendente che non abbia agito tempestivamente nel caso in cui la segnalazione certificata o l’istanza del privato non fosse conforme alle norme vigenti”.

 

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