E’ arrivato dalla giunta regionale il via libera alle disposizioni attuative e integrative del Testo Unico per l’Artigianato approvato nel febbraio dello scorso anno. “Si può così iniziare a lavorare concretamente su un progetto di promozione dei settori artistici, partendo dalla tutela delle botteghe e dalla trasmissione dei saperi”, è il commento di Lucia Maria Arena, presidente di CNA Artistico e Tradizionale di Viterbo e Civitavecchia.
Punti qualificanti della legge sono, infatti, come si ricorderà, l’introduzione della figura di maestro artigiano e il rilancio delle botteghe scuola. Il regolamento, il cui testo è stato proposto dalla Commissione Regionale per l’Artigianato e ha ricevuto l’okay della competente Commissione consiliare della Regione, indica i requisiti per ottenere il riconoscimento di “impresa operante nel settore dell’artigianato artistico e tradizionale” (almeno tre anni di iscrizione nell’Albo delle imprese artigiane e una produzione caratterizzata da alto contenuto di manualità e qualità artistica, richiamo alla tradizione ma anche creatività proiettata verso l’innovazione), per il conseguimento della qualifica di maestro artigiano e per l’attivazione di una bottega scuola.
Riguardo a quest’ultima, bisogna attendere l’avviso pubblico della Regione che fissa parametri di idoneità dei locali, termini e modalità per il riconoscimento. L’auspicio della CNA è che si faccia presto.
L’autorizzazione all’avvio di una bottega scuola può essere comunque concessa a condizione che il titolare dell’impresa o il socio lavoratore sia maestro artigiano. Per ottenere tale qualifica, occorre aver maturato l’anzianità professionale prevista dal regolamento unita ad una elevata attitudine all’insegnamento; l’impresa deve essere altresì iscritta nell’Albo con annotazione nel settore dell’artigianato artistico e tradizionale.
Una nota positiva, nell’ottica della semplificazione, è che le richieste per il riconoscimento di “impresa operante nel settore dell’artigianato artistico e tradizionale” e per la qualifica di maestro artigiano possono essere presentate anche attraverso le Agenzie per le Imprese. Osserva Luigia Melaragni, segretaria della CNA di Viterbo e Civitavecchia: “Lo sportello dell’Agenzia per le Imprese CNA, certificata Iso 9001, è operativo da tempo. Siamo dunque pronti, contenti di metterlo a disposizione degli artigiani dei settori artistici e tradizionali e di contribuire così a una importante iniziativa per la valorizzazione e lo sviluppo di attività che sono tra le migliori espressioni della cultura e dell’identità dei territori e che ci auguriamo ritrovino slancio, anche attraverso il ricambio generazionale”.
“Ringraziamo, per questo provvedimento, la giunta Zingaretti e la Commissione Regionale per l’Artigianato, dove è presente, in qualità di esperto, Armando Mangeri, della nostra CNA territoriale”, aggiunge Melaragni.
Al regolamento è allegato l’elenco dei settori tutelati: abbigliamento su misura; cuoio, pelletteria, tappezzeria; decorazioni; fotografia, riproduzione disegni e pittura; legno e affini; metalli comuni; metalli pregiati, pietre preziose, pietre dure e lavorazioni affini; strumenti musicali; tessitura, ricamo e affini; vetro, ceramica, pietra e affini; carta, attività affini e lavorazioni varie; restauro; produzione e riparazione orologi; tassidermisti; alimentaristi. Quest’ultimo settore è una new entry. Finora l’attenzione era stata puntata esclusivamente sull’artigianato artistico. Relativamente alle produzioni alimentari, la tutela scatta per i “processi di conservazione, stagionatura e invecchiamento con metodi naturali”.