Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a nome del Capogruppo PD della Città Metropolitana Danilo Sordi.
“La Città Metropolitana non esiste? Nelle 45 pagine che contengono le linee programmatiche, presentate al Consiglio Comunale di Roma, la Città Metropolitana non è mai neanche citata, non esiste.
Eppure la Raggi, per effetto della Legge Del Rio, è anche Sindaco di questo Ente, ed il 29 luglio u.s. ha presieduto il Consiglio Metropolitano!
“E’ molto grave – dichiara Danilo Sordi, capogruppo del PD in questa assise, che si costruisca un progetto per Roma senza tener presente il suo hinterland. Roma non è Las Vegas, circondata dal deserto, il GRA non è il muro di Berlino. Intorno a Roma gravitano 120 Comuni, con oltre un milione di abitanti. I confini della Città eterna si confondono con quelli dei Comuni di prima fascia. Come è possibile non tenerne conto?
Le linee programmatiche presentate in Campidoglio contengono interi capitoli che partono da analisi, ad essere educati, perlomeno parziali. Come si fa a parlare di mobilità e di trasporti senza tener conto dei flussi da e per Roma che provengono dai Comuni esterni ? Sono solo i romani a vivere ogni giorno il dramma delle vie consolari? IL GRA è intasato da automobilisti che si divertono a girare in tondo?
Oppure il tema della cultura che viene visto anch’esso come tutto interno, senza cogliere l’occasione per valorizzare quanto c’è di vivo e conosciuto a due passi. Non si cita mai neanche la Rete del wifi Metropolitano, la più grande d’Europa, oppure come fare Rete sulle questioni del contrasto ai reati ambientali o del ruolo della Polizia Provinciale.
Partendo da un’analisi quindi molto parziale – conclude Sordi – è del tutto evidente che le soluzioni non sono all’altezza della sfida. Una sfida che si può vincere se si parte appunto da una vision che comprenda l’area metropolitana, ne intercetti i bisogni ed offra soluzioni, con un forte dialogo tra tutti i soggetti interessati, compresa la Regione.
Intanto noi siamo convinti che la Città Metropolitana di Roma Capitale debba iniziare i necessari passaggi istituzionali per poter arrivare in un prossimo futuro all’elezione diretta del proprio Sindaco e del Consiglio Metropolitano. Per fare questo occorre disegnare e rendere i Municipi Romani, veri e propri Comuni. Anche questa opzione non è contenuta nel documento della Raggi.
Tutto ciò sta a significare la coerente posizione del Sindaco, come già in campagna elettorale era evidente, contro il decentramento verso i Municipi, reale sinonimo di partecipazione. E vista la non curanza verso la Città Metropolitana a tutt’oggi non è stato nominato neanche il Vice Sindaco dell’Ente, lasciando così 120 Comuni senza un riferimento politico ed Istituzionale con il quale confrontarsi.”