22 Novembre, 2024
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Terremoto, un mese dopo: ammonta a 4 miliardi di euro la stima dei danni

È trascorso un mese dal terribile terremoto che lo scorso 24 agosto ha colpito l’Italia Centrale, provocando la morte di 269 persone e distruggendo alcuni paesi di Lazio e Marche.

Oggi, a trenta giorni di distanza, giorni intensi in cui i soccorsi da parte delle istituzioni e le iniziative solidali da parte dei cittadini si sono susseguiti senza sosta, abbiamo finalmente una stima, seppur prudente, dei danni provocati dal sisma.

“Il danno non sarà minore di 3 o 4 miliardi di euro” afferma il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio in conferenza stampa a Palazzo Chigi, aggiungendo che difficilmente la cifra potrà essere inferiore. Il premier Matteo Renzi parla di dati da verificare attraverso un’accurata analisi, ma attesta come attendibile la stima dei danni di Curcio e lancia il piano del governo per la ricostruzione insieme al Commissario straordinario Vasco Errani.

“Il mese appena trascorso è stato contraddistinto dal grande lavoro di sindaci e regioni, ispirato alla collaborazione che sempre dovrebbe contraddistinguerci e che porterà questi paesi a essere ricostruiti come erano prima e dove erano prima. – afferma Renzi – L’obiettivo, per le prime e le seconde case e per gli esercizi commerciali, è riportare tutto a prima del terremoto”.

Fabrizio Curcio ha poi illustrato il quadro generale dell’emergenza: ancora sono tremila le persone assistite, di cui 2500 si trovano tuttora ricoverate nelle tendopoli. Obiettivo primario è lasciare al più presto le tende, consentendo a chi possiede una casa dichiarata agibile di farvi ritorno e mettendo a disposizione alberghi e altre sistemazioni per chi una casa non la possiede più, in attesa della realizzazione dei map, moduli abitativi provvisori da installare in sostituzione delle tendopoli.

A prendere la parola è poi il Commissario straordinario del governo per la ricostruzione Vasco Errani, che annuncia come data limite per l’approvazione del decreto legge per la ricostruzione post-terremoto il 2 o il 3 ottobre: “Il decreto servirà a riconoscere in maniera definitiva i danni del terremoto. Non ci troveremo a ridiscutere ogni anno le quote per il risarcimento delle popolazioni colpite, ma riconosceremo tutti i danni che si sono verificati”.

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