Mercoledì 28 settembre, presso la Solfatara di Manziana (area mineraria ex Motosi), l’Università Agraria di Manziana – con il contributo del Bic Lazio e dell’OSMOS Transversal Planning – ha presentato il piano di riqualificazione dell’area e avviato una discussione sui passi che intende compiere.
Fino agli anni Ottanta, prima del suo abbandono, la Solfatara di Manziana è stata utilizzata per la produzione di zolfo. Successivamente, la gestione del sito contaminato è ritornata nelle mani dell’Università Agraria, che gestisce anche l’adiacente Bosco “Macchia Grande”. Nel 2015 il sito è stato decontaminato grazie al contributo del programma LIFE dell’Unione Europea, e in modo particolare sono stati rimossi i materiali tossici e la copertura degli ex depositi. Inoltre, i fondi LIFE supplementari sono stati investiti per la ristrutturazione e la rimessa in uso di uno degli ex edifici industriali. Grazie al progetto TURAS – finanziato dall’UE e arrivato a Manziana grazie al Bic Lazio – e con il supporto di OSMOS Transversal Planning, il 17 e 18 marzo del 2016 si è tenuto un workshop sul futuro del sito, che ha coinvolto un gruppo trasversale di soggetti in rappresentanza di diverse competenze e gruppi di interesse. Dal workshop sono emerse tre linee di sviluppo del sito tra loro complementari, che sono “porta d’accesso”, “energie rinnovabili” e “innovazione in agricoltura”.
“Porta d’accesso”, ovvero predisporre il sito a diventare un anello di congiunzione tra il centro abitato e li Bosco, così come un punto d’ingresso per i visitatori esterni. È un punto di transizione al confine tra il centro abitato e l’ambiente rurale.
“Energie rinnovabili”, cioè rendere autonomo il sito dal punto di vista energetico attraverso la realizzazione di un piccolo impianto di biomasse da legno cippato proveniente dal Bosco di Manziana e dai boschi limitrofi, e inoltre potrebbe diventare un punto di raccolta della legna destinata ad uno civico per la comunità locale.
“Innovazione in agricoltura”, ossia trasformare il sito in un luogo fisico di sperimentazione e di innovazione in agricoltura nella zona di Manziana.
Nonostante il tutto si sia svolto di mercoledì pomeriggio in orario di lavoro, l’incontro ha ottenuto una elevata presenza di cittadini, i quali hanno così avuto modo di confrontarsi direttamente, tra gli altri, con il presidente dell’Università Agraria Alessio Telloni e con il responsabile creativo del Bic Lazio di Bracciano Luca Polizzano.