Sindaco Anselmo, come giudica i primi 100 giorni della sua Amministrazione?
«I primi 100 giorni sono stati pieni di cose da gestire anche in maniera emergenziale, siamo entrati in Comune con la stagione turistica in corso, affrontando i problemi di Martignano, dove c’è stato il grande incendio, di Vigna di Valle, del lungolago. Intervenire su una stagione turistica in corso è stata davvero dura. I primi giorni sono stati un prendere di petto tutte le situazioni che si sono presentate e cercare di programmare nel più breve tempo possibile le azioni immediate da fare, mantenendo fede, nel contempo, alprogramma e attuare tutte le decisioni che ci avrebbero portato ad una soluzione definitiva. Con Martignano, ad esempio, abbiamo agito sin da subito con l’Ente Parco, abbiamo già fatto diversi incontri per riattivare il varco ZTL. Ci sono anche problemi, come la situazione dei parcheggi, che sono stati autorizzati dalla vecchia Amministrazione, ma non c’è la proroga da parte della Regione. Abbiamo trovato una difficoltà enorme a comunicare con tutti gli Enti preposti per Martignano legate al fatto che il Comune fino ad oggi non ha mai intrapreso la strada della soluzione definitiva. Stiamo cercando di definire con tutte le istituzioni il progetto di un piano di assetto definitivo. Lo renderemo pubblico ai cittadini appena pronto. Noi vorremo rilanciare il lago di Martignano da un punto di vista turistico come parco naturale. Abbiamo anche cercato di agire in maniera lineare, siamo partiti da un punto per muoverci a raggiera, scoprendo delle situazioni veramente disastrose tra affitti e locali in condizioni disumane. Ogni nostra azione sarà improntata al bene comune e all’interesse dei cittadini e non solo di coloro che ci hanno dato fiducia. Stiamo facendo un grandissimo lavoro anche sul decoro, questione a me molto cara. Per farlo bisogna riorganizzare partendo dai regolamenti, che spesso sono vecchi e vanno assolutamente revisionati. Stiamo definendo anche il regolamento sul decoro urbano, sulla cittadinanza attiva, sul baratto amministrativo, sul Consiglio comunale, quello di igiene e sanità pubblica, quelli per i comitati di quartiere. Stiamo rifacendo i regolamenti che riguardano le manifestazioni, per il pubblico patrocinio, per gli eventi e per gli spazi comuni. Stiamo cercando di riorganizzare la Pro Loco, che si dovrebbe occupare dell’organizzazione e della gestione degli eventi e fino ad oggi non era mai stata messa in condizione di lavorare nel miglior modo possibile con le varie associazioni locali. Bisogna dare gli strumenti necessari per svolgere il lavoro. Abbiamo già programmato e stabilito gli interventi alle scuole per la ripartenza dell’anno scolastico. Cercando di attuare tutte le opere necessarie per garantire la sicurezza dei nostri ragazzi. Sono già partiti gli interventi necessari per la riapertura dei plessi scolastici, ma lavoreremo ancora per portare a norma tutte le strutture».
Per quanto riguarda la variante al Piano Regolatore?
«Noi, come era nel nostro programma, rifiuteremo questo Piano Regolatore. Ci stiamo lavorando sopra da quando ci è tornato con gli uffici competenti per preparare una delibera comunale al fine di bocciarlo. Tutto questo lavoro ci servirà per gettare le basi della nuova variante sulla quale lavoreremo sin da subito. L’incarico sarà dato tra pochissimi giorni per rendere da subito operativo il progetto e non perdere tempo. Io credo che sia difficile, per chi è stato abituato a fare una determinata politica, pensare che ci sia un modo diverso di farla. Noi non daremo alcuna agevolazione privilegiando i servizi sul territorio e i terreni comunali che, allo stato, non sono all’interno del Piano. Anche se il bilancio è buono, non abbiamo i fondi per comprare i terreni dai privati. Abbiamo fatto numerosi incontri pubblici anche con chi aveva fatto osservazioni al Piano Regolatore, che è del 1978 ed è ormai troppo vecchio. È necessario ora un nuovo Piano Regolatore che rispecchi appieno le nuove concezioni di edilizia e di urbanistica. Anche i tempi per l’approvazione si sono accorciati: ora basta presentare una Variante pensata per uno sviluppo territoriale nelle norme. Purtroppo non si può fare un referendum sulla variante ma, a breve, porteremo alla visione di tutti cittadini il nostro studio in merito con l’intento di rendere partecipi tutti i cittadini».
Federica D’Accolti