Dopo la querelle mediatica che ha interessato i social network a seguito delle dimissioni e revoca di 3 assessori della nuova giunta pentastellata di Anguillara Sabazia, il primo cittadino Sabrina Anselmo prova a fare chiarezza sui suoi assessori.
Sindaco, una dimissione e due revoche hanno portato l’opposizione e molti cittadini a costruire un caos mediatico intorno alla vicenda, cosa è successo?
«Le revoche riguardano due casi ben distinti: il primo la signora Franca De Santis e il secondo Giovanni Chiriatti. In entrambe le questioni avevo richiesto la massima disponibilità di tempo, come avevamo promesso agli elettori durante la campagna elettorale. Purtroppo, questa diponibilità massima non c’è stata. In particolare, per quanto riguarda Chiriatti i problemi erano già nati durante la campagna elettorale. Il Gruppo aveva infatti deciso di scegliere un assessore all’interno della nostra lista, che dovesse rivestire il ruolo di Vice Sindaco. Noi siamo arrivati a novembre con un candidato diverso dal signor Chiariatti. A seguito dei dubbi sollevati sulla persona candidata dallo stesso Chiriatti, che riteneva che la stessa non avesse un curriculum tale da poter sostenere il mio poco ricco curriculum, si decise di ricercare una figura di maggior spessore. In questo contesto, con tutto il Gruppo, si decise di cambiare la decisione e orientare su di lui la nostra scelta. Io mi sono affidata molto al parere del Gruppo. Sin da subito, però, mi sono preoccupata della disponibilità dei candidati in quanto io avrei voluto una persona che potesse dare il 100% del suo tempo se necessario. Questa disponibilità non mi venne garantita subito da Giovanni, che rimandò tale sua decisione alla riunione successiva. Poi, non avendo avuto la sua presenza il 26 giugno, ho chiesto una conferma a Giovanni circa la sua disponibilità per l’incarico di vice sindaco alle condizioni di cui sopra. Da lui non ho avuto alcun supporto in termini di presenza né tanto meno telefonico. Ciò mi ha posto nelle condizioni di dover fare completo affidamento sui restanti consiglieri, che hanno dovuto presenziare in Comune anche 12 ore al giorno, facendomi notare, giustamente, l’assenza degli Assessori. C’è stata una mancanza di rispetto verso il ruolo che lui stesso ha accettato di svolgere. Poiché egli ha posto seri dubbi sulla continuazione nell’incarico, avendo in seguito confermato davanti a tutti le sue intenzioni di dimissioni, si è posto il problema della nuova nomina. Giovanni stesso ha proposto come Vice Sindaco Sara Galea, con l’idea di aspettare sei mesi per consentire a Sara di essere preparata personalmente da lui prima di ufficializzare la nomina. Io mi sono trovata in completo disaccordo in quanto sarei stata effettivamente sola per tutti i sei mesi di “preparazione” del nuovo Vice Sindaco. Poiché dopo quella riunione sono venuta a sapere che Giovanni sarebbe andato ancora in ferie ho capito che la mia fiducia nei suoi confronti era terminata. Proseguire con lui la mia collaborazione mi sembrava una mancanza di rispetto verso i cittadini».
Per Franco Bernardini si è parlato invece di dimissioni.
«Altro aspetto sono infatti le dimissioni di Franco Bernardini, che non ha mai partecipato attivamente alle riunioni del Movimento. Si è presentato solo in fase di campagna elettorale negli ultimi eventi in piazza. Le motivazioni sono state molteplici: la sua poca disponibilità di tempo nella fase preliminare delle elezioni, ed il fatto che era rimasto scottato, così dichiarava, dalle sue vecchie esperienze politiche. Per questo abbiamo cercato di comprendere la sua posizione e venirgli incontro, dandogli la piena fiducia e rassicurandolo su quello che è il nostro Movimento. Ammetto che con Franco è mancata una profonda conoscenza e credo anche che sia rimasto un po’ turbato dalla presenza dell’avvocato Piccioni, che in realtà da tempo collaborava con il nostro Gruppo come consulente esterno. Piccioni sin dai primi giorni di campagna elettorale si è avvicinato a noi mettendosi a disposizione per qualsiasi tipo di consulenza. Non ci è sembrato di trovare alcun pregiudizio o malizia nei suoi confronti essendo stato ai margini del Gruppo, facendosi apprezzare solo per il suo lavoro. L’avvocato ci ha seguiti personalmente anche nella presentazione dei documenti delle liste. Non c’è mai stato nulla di segreto nella nostra collaborazione, abbiamo sempre fatto tutto alla luce del giorno. Penso che per Franco sia stato questo il problema, anche perché da subito ha portato in evidenza tutte le varie parentele e preferenze politiche, cosa che a noi non è mai importato. Per noi la sua onestà nei nostri confronti è sempre stata indubbia. Gli assessori sono al servizio dei cittadini e del programma elettorale, noi cerchiamo i fatti. Io ho tutti gli elementi che certificano le mie parole, non li rendo pubblici per rispetto delle persone interessate, ma basta fare polemiche».
Avete peccato un po’ di ingenuità allora con le scelta degli assessori?
«Con il senno del poi, credo di sì. Noi cercavamo all’interno del gruppo persone che godessero della fiducia del Gruppo stesso. Io posso solo dire che ho fatto una scelta errata, cedendo alla parte razionale di me. Dovevo solo invece basarmi sui fatti, scegliendo una persona presente al cento per cento al mio fianco. Un’altra componente che ha giocato contro di noi è stata la poca esperienza, su questo però posso raddrizzare il tiro e andare avanti facendo tesoro di queste esperienze come bagaglio per il futuro. Il cambio è stato fatto velocemente, studiato nei minimi dettagli, sentendo anche il parere del M5S nazionale. Non avremmo mai preso in giro i cittadini, abbiamo preferito sistemare subito le situazioni che non erano efficaci per mandare avanti la macchina amministrativa. Mi rendo conto che una revoca può non essere condivisibile, ho sempre ringraziato tutti i miei assessori per il lavoro svolto. L’impegno preso, però, doveva essere rispettato e io come Sindaco ho preso tutte le decisioni proprio per i nostri elettori. Invito tutti coloro che hanno dei dubbi sui nuovi assessori ad informarsi sul profilo personale e lavorativo delle persone scelte. Su internet si può visionare anche il curriculum di Viviana Normanno. Per quanto riguarda Piccioni, che è molto conosciuto ad Anguillara, posso solo dire che il tempo ci darà ragione».
Federica D’Accolti