Sindaco, quali sono state le questioni più urgenti che avete dovuto fronteggiare dopo l’insediamento della vostra amministrazione?
«Una delle questioni principali ha riguardato il quadro di riequilibrio finanziario. Abbiamo approvato il bilancio consuntivo del 2015 con circa 5.5 milioni di debiti, con la dichiarazione in consiglio comunale del piano di riequilibrio che impegna il comune per 10 anni nel risanamento del debito. Siamo in attesa della definitiva approvazione della Corte dei Conti di questo documento affinché possa essere reso operativo. Altra questione è la “Bracciano Ambiente” in concordato, rispetto alla quale la situazione non è ancora definita e il problema più grande è quello economico. La nostra amministrazione si è insediata in un comune con una serie di adempimenti che non erano stati rispettati, e stiamo cercando di rimediare a questa carenza anche attraverso la riorganizzazione degli uffici. Per il momento è in corso un lavoro di riorganizzazione amministrativa».
Quali sono le scadenze per il mese di settembre?
«La prossima scadenza, prevista per il 30 settembre, è quella del bilancio. L’assemblea dei creditori è stata invece spostata ad ottobre, per stabilire le sorti della “Bracciano Ambiente”».
Qual è la situazione attuale della “Bracciano Ambiente”, e quali saranno i prossimi sviluppi?
«Per il momento non è possibile dirlo, lo stabilirà il giudice e come sindaco mi dovrò adeguare alle sue decisioni. La posizione della mia maggioranza, come ho detto in campagna elettorale, è che non vogliamo più rifiuti di alcun genere a Cupinoro, ma la messa in sicurezza e la bonifica della discarica».
Com’è stato per lei passare da consigliere d’opposizione a sindaco del comune di Bracciano?
«E’ stato semplicissimo. La mia è stata un’opposizione molto dura e mi ha portato a conoscere tutti gli atti, consapevole da prima di diventare sindaco della situazione reale del Comune».
Quali provvedimenti sono stati presi per il palazzo pericolante in piazza Mazzini?
«E’ stata fatta un’ordinanza e nominato un professionista che si sta occupando del progetto di messa in sicurezza. Entro 90 giorni dovrebbero risolvere tutto».
Può farmi un bilancio complessivo del lavoro svolto finora dalla vostra amministrazione?
«La nostra amministrazione nei primi giorni dal suo insediamento ha cercato di salvare Bracciano dal dissesto finanziario».
Avete intenzione di utilizzare la rete per l’informazione e la comunicazione istituzionale?
Quanto è importante per lei comunicare attraverso il sito web istituzionale e i social network sites?
«Credo che un Comune debba essere alla portata di tutti i cittadini, soprattutto aperto ai giovani, e che abbia bisogno dei professionisti del mondo della comunicazione. Questo noi l’abbiamo progettato ma non ancora attuato per una questione economica».
Quali sono gli obiettivi della vostra amministrazione a breve e lungo termine?
«Vogliamo dare decoro e pulizia al paese e mettere a disposizione dei cittadini servizi efficienti. Recentemente sono stato attaccato per la chiusura delle scuole di musica civica e per la riconversione del museo. Per il momento non abbiamo soldi per garantire l’uso degli spazi pubblici comunali. Il museo è importante e noi siamo i primi a credere questo: non lo chiuderemo ma lo faremo entrare in un circuito di musei. Insieme all’Archivio storico, invece, abbiamo in cantiere alcuni progetti molto interessanti. L’unica cosa è che gli spazi comunali non possono essere usati gratuitamente a fine di lucro come è successo alla scuola di musica».
Alessia Rabbai