Si sa che, in tempo di crisi, la prima vittima a cadere sul campo è sempre la Cultura. Bracciano, Comune alle prese con considerevoli problemi finanziari, sta rischiando di perdere uno dei suoi punti di riferimento culturale: il Museo Civico, piccolo gioiello locale, eccellenza del territorio sabatino e da sempre molto attivo in progetti che coinvolgono bambini, famiglie e scuole di diverso ordine e grado.
Giorni fa è circolata la preoccupante voce secondo cui il Comune si apprestava a chiudere il Museo.
A ciò è seguito un comunicato stampa del Comune che precisava: “Al di là degli inutili allarmismi diffusi in questi giorni su una paventata prossima chiusura del Museo Civico, l’Amministrazione comunale rassicura la cittadinanza sulla propria volontà di continuazione dell’attività museale attraverso una diversa formula organizzativa, essendo scaduta la convenzione con la Cooperativa Le Macchine Celibi, attualmente responsabile della gestione integrata di servizi aggiuntivi. Sarà possibile una sospensione di qualche giorno del servizio nella fase di riorganizzazione.
L’individuazione di un diverso modello gestionale del Museo è un atto dovuto vista la situazione economico finanziaria dell’Ente, che dall’inizio dell’anno fino al 31 agosto ha sostenuto una spesa di circa 20.000 euro a fronte di un incasso di circa 1000 euro. È in programma l’indizione di un nuovo avviso pubblico per l’affidamento dei servizi museali che sia compatibile con le esigenze economico finanziarie dell’Ente e metta a frutto il patrimonio culturale locale a beneficio di tutta la comunità”.
Lo staff delle Macchine Celibi ha svolto nel corso degli ultimi anni un ottimo lavoro, realizzando non semplici laboratori standard, ma progetti mirati che hanno coinvolto circa 1500 studenti del territorio, dalle elementari alle superiori, anche nell’ambito della legge sulla Buona Scuola e dell’alternanza scuola/lavoro. Il Museo è inoltre attrezzato per accogliere persone non vedenti. Per questi ed altri meriti il Museo Civico è stato lodato e premiato in ambiti regionali e nazionali. Ed ora i dipendenti della cooperativa hanno avuto conferma del loro licenziamento, che avverrà il 30 settembre. Tutto ciò nella totale mancanza di comunicazione diretta tra loro ed il Comune.
Ci sembra sinceramente assurdo penalizzare sempre e solo il settore culturale e le persone che vi lavorano con passione (nonostante lo scarso stipendio) quando le cose non vanno bene, tanto più in una città a forte vocazione turistica come Bracciano che però, a differenza delle sue sorelle Anguillara e Trevignano, sembra non valorizzare il suo notevole patrimonio artistico culturale.
Monia Guredda