22 Novembre, 2024
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Bracciano, lesionato palazzo: sotto accusa lavori di ristrutturazione

 

Lo scorso 29 luglio il sindaco di Bracciano Armando Tondinelli stava partecipando ad un incontro con i cittadini ed i rappresentanti del Consiglio di Frazione di Castel Giuliano quando ha ricevuto una telefonata ed è dovuto correre al centro storico, poiché lo avevano avvisato che un palazzo tra via Principe di Napoli e via Fioravanti, che affaccia su piazza Mazzini proprio sotto il Castello Orsini-Odescalchi, stava crollando.

Da questo momento in poi reperire informazioni sarà arduo. Di certo c’è che la palazzina è stata evacuata e transennata, ma che ancora non vi si è visto nessuno al lavoro.

Il comando dei Vigili del Fuoco di Bracciano dice di contattare il comando di Roma. Lì il centralino mette in contatto con l’ufficio stampa; illustrata la situazione per sommi capi all’addetto stampa, vengo contattata poco dopo dal comandante responsabile dell’operazione svoltasi proprio in data 29 luglio. Il comandante mi ha detto che i Vigili del Fuoco, durante il sopralluogo, hanno potuto constatare “un fenomeno fessurativo evidente oltre ad altre lesioni”. In base a queste constatazioni hanno intimato l’evacuazione dei residenti.

Questo il compito svolto dai Vigili del Fuoco, che hanno inviato un atto ufficiale da loro redatto al Comune di Bracciano e al locale Comando dei Carabinieri.

Ora, la palazzina rientra sì nel Piano Regolatore del Centro Storico, con precisi vincoli paesaggistici per quanto riguarda interventi sulla facciata, ma è una palazzina appartenente a privati e ne consegue che eventuali lavori interni sono a discrezione dei proprietari. E sembra proprio che alcune ristrutturazioni interne potrebbero aver causato il cedimento strutturale, notato da uno dei proprietari che ha avvisato le forze dell’ordine. Ora i 3 proprietari hanno incaricato 3 diversi periti di parte che dovranno stabilire di chi è la responsabilità dell’accaduto e che, di conseguenza, dovrà pagare gli urgenti ed ingenti lavori di ristrutturazione.

Il Comune aveva offerto una sistemazione temporanea ai residenti evacuati, ma anche la ricerca e la spesa di un diverso alloggio sono di spettanza dei singoli proprietari.

Certo, c’è da domandarsi, indipendentemente dalle diverse responsabilità, come sia possibile fare lavori che causano simili danni ad una palazzina di un centro storico; qualcuno li avrà richiesti, qualcuno li avrà approvati e qualcun altro li avrà realizzati.

Monia Guredda

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