Il campionato provinciale di Seconda Categoria, al suo esordio il 2 ottobre scorso, ha visto ai nastri di partenza una più che rinnovata compagine oriolese che, grazie ad una rosa numerosa e alquanto competitiva, proverà a conquistare successi, consensi e le posizioni che più contano in classifica.
Già, perché con la fusione andata in porto nel corso dell’estate tra la Polisportiva Oriolo e l’Oriolo Calcio 2011, impreziosita anche dall’acquisto di validi ed esperti giocatori del comprensorio, gli obiettivi dichiarati della nuova squadra saranno quelli di lottare per il primo posto.
«La stagione 2016-17 – dichiara il presidente Antonio Valentini – rappresenta per il calcio oriolese un punto di svolta molto importante. La fusione tra le due realtà calcistiche del paese non è altro che l’acme di un progetto assai ambizioso e l’epilogo tanto agognato da tutti gli sportivi biancazzurri, che auspicavano da tempo una simile scelta e consideravano questa divisione uno spreco di energie non indifferente. È indubbio che le due società, ciascuna nel proprio ambito di competenza, abbiano dato in passato prova di organizzazione, di entusiasmo e di passione per lo sport, raggiungendo traguardi e risultati davvero significativi. Come dimenticare, allora, la cavalcata vincente nel campionato di Terza Categoria e nella Coppa Provincia di Viterbo dell’Oriolo Calcio 2011? Come non apprezzare Il lavoro e l’impegno dell’Accordia nel settore giovanile, prima di entrare a far parte in pianta stabile della Polisportiva, e non riconoscere poi il trentennale operato del Football Club Oriolo 1983, sia in campo giovanile e amatoriale che all’interno della Polisportiva? Solo con il rispetto e la considerazione della storia di ciascuno degli attori coinvolti nel progetto si è potuto costruire un solido rapporto di fiducia che, speriamo, possa dare nel tempo i frutti sperati. Adesso ci aspettiamo dagli sportivi, dalle istituzioni e dagli imprenditori locali un segno tangibile di sostegno nei confronti di tutto il movimento calcistico oriolese, compresa la squadra di calcio a 5 femminile che, dopo uno stop forzato di due anni, si rituffa nella lotta più agguerrita che mai».
Dario Calvaresi