Promozione del pesce ‘a miglio zero’, valorizzazione delle risorse locali di interesse agrario e nascita dell’esperienza di ‘contadino per un giorno’, oltre alla definizione di una serie di accordi con la grande distribuzione. Sono i temi principali della legge approvata in Consiglio regionale su “Norme per valorizzare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli e alimentari di qualità provenienti da filiera corta” nel Lazio.
Questo provvedimento colma un vuoto normativo e assicura una maggiore garanzia sull’origine e sulla provenienza dei prodotti, rivalutando l’aspetto etico dell’agricoltura e creando un rapporto privilegiato, diretto e consapevole tra consumatore e produttore.
“La legge punta alla promozione e al sostegno della produzione locale, alla valorizzazione qualitativa, al consumo e alla commercializzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari provenienti da filiera corta, assicurando ai consumatori la maggiore trasparenza possibile sui prezzi e un’adeguata informazione sull’origine e la specificità di tali prodotti, nel rispetto dei più elevati parametri di sostenibilità ambientale, eticità, salubrità e legalità, escludendo in ogni caso i prodotti contenenti OGM” dichiara Massimiliano Valeriani, capogruppo regionale del PD.
Presto saranno definiti i criteri e le modalità della concessione di contributi previsti nella norma e tra le altre cose viene prevista anche la creazione di zone contigue definite “distretti biologici” a promozione dei quali sono stabiliti criteri preferenziali da utilizzarsi anche nei Programmi di Sviluppo Rurale. Infine saranno riservati spazi ai produttori di filiera corta all’interno dei mercati e saranno previsti nuovi sbocchi di vendita nell’ambito della ristorazione e delle mense pubbliche.
“Il Lazio si è dotato di una legge utile, concreta, attesa e in molti punti innovativa, un testo che valorizza le eccellenze dei nostri territori, tutela la biodiversità, promuove i prodotti di qualità e la cultura della sana alimentazione, rispettando l’ambiente. Un provvedimento che ha visto il contributo del tavolo agroalimentare regionale aperto alle associazioni del biologico, ambientaliste e ai rappresentanti dei Parchi, in un clima collaborativo che ha portato all’approvazione all’unanimità del testo” afferma Cristiana Avenali, consigliera regionale del PD e prima firmataria della legge sulla filiera corta.
“Una legge di sistema per l’agricoltura del Lazio con grande attenzione alla qualità per le piccole imprese e per i consumatori. Si è cominciato con il definire cosa si intende con filiera corta e quali caratteristiche devono avere i prodotti che ad essa si richiamano. Si tratta quindi di prodotti tradizionali, a stagionalità definita, provenienti da agricoltura sostenibile. Questa normativa all’avanguardia dimostra come l’attuale maggioranza regionale intende governare: non solo facendo buona amministrazione, ma anche regolando settori importanti della vita dei cittadini” aggiunge Riccardo Valentini, consigliere regionale del PD e premio Nobel per l’Ambiente.