Dalle difficoltà di una programmazione economica alle immancabili novità Natalizie per il risveglio del territorio. Dalle ipotesi ormai annose di rete e collaborazione tra territori, alle proposte festive: ne parliamo con il sindaco di Bracciano Armando Tondinelli.
Progetti per lo sviluppo economico del paese. Per il 2017 state predisponendo una programmazione per la partecipazione a bandi della Città metropolitana e della Regione?
«Chiaramente la disastrosa situazione economica di questo Comune non ci permette di ipotizzare progetti di ampio respiro, quindi si procede con una programmazione mirata per la partecipazione a bandi e ad alcuni abbiamo già partecipato. Una volta ottenuto il finanziamento gli uffici dovranno fare la propria parte per portarlo a termine ed evitare di perdere il finanziamento per inadempienze come purtroppo è accaduto in passato».
Da La Porta del Lago alla rete turistica che avrebbe dovuto crearsi negli ultimi anni per agevolare ed incrementare il comparto turistico, fiore all’occhiello ipotetico. Nei fatti? Progetti e risorse in fumo o ci sono prospettive?
«Negli anni passati il bacino del lago è stato oggetto di numerose iniziative legate al turismo, attuate dai soggetti più disparati, mai coordinate tra loro,e che raramente hanno coinvolto come attori gli operatori del settore: Terre del lago, Alleanza dell’Etruria meridionale, Terre Latine: un via vai di etichette e buone intenzioni che ha animato il territorio negli anni scorsi. Per di più con la metamorfosi che sta attraversando il Consorzio Lago di Bracciano è venuto meno l’ente di riferimento per la promozione del territorio. Quello turistico è un settore fortemente competitivo, dove non c’è spazio per approssimazione e dozzinalità: delle esperienze fallimentari del passato possiamo portarci dietro solo il monito a non ragionare più per espedienti e iniziative estemporanee. Gelosie campanilistiche, innescate dal nome stesso del nostro lago, hanno ostacolato la genuina attuazione di politiche turistiche veramente di respiro sovracomunale. Una nuova generazione di amministratori ha obliterato, sincronicamente nei tre Comuni rivieraschi, le vecchie esperienze di amministrazione: i tempi sono maturi per attuare quelle sinergie di cui il turismo ha bisogno e che sono rimaste vuote liturgie. Se vogliamo fare turismo seriamente, dobbiamo coinvolgere e responsabilizzare gli operatori del settore già in sede progettuale, per esempio attraverso l’istituto del contratto di rete, uno strumento dove pubblico e privato possono incontrarsi, spero che il territorio sarà capace di coglierne le potenzialità».
Natale e i Presepi. Anche Bracciano, come la Capitale, si prepara ad ospitare una tradizione millenaria. Una riscoperta artistica, un gemellaggio culturale e un investimento per il circuito economico delle Feste? Ce ne può parlare?
«Per tre giorni dal 25 al 27 novembre il centro storico di Bracciano aprirà le sue cantine, concesse dai proprietari, alle botteghe degli artisti di San Gregorio Armeno, la via appunto degli artigiani del presepio. Sarà una manifestazione di grande qualità, che porterà sul nostro territorio moltissimi amanti dell’arte presepiale. L’evento si è concretizzato grazie alla collaborazione con l’Associazione Commercianti, con il Rione Monti e con la Contrada Carraiola di Canale Monterano. Dieci le botteghe fra le più note di Napoli che presenteranno i loro pastori, casette di sughero e di cartone, mulini e capanne nonché interi presepi, e saranno gli artisti stessi ad illustrare il significato che ogni personaggio rappresenta. L’obiettivo di questa amministrazione è quello di far sì che Bracciano, manifestazioni di qualità, raggiunga definitivamente l’identità di un paese turistico ricco di storia e scorci paesaggistici di ineguagliabile bellezza. Il nostro territorio è e sarà teatro di manifestazioni sempre più importanti anche a livello internazionale. E questo territorio sarà ogni volta pronto a ricevere in maniera degna eventi di grande portata che lo faranno crescere e conoscere ovunque anche all’estero».
Sarah Panatta