22 Novembre, 2024
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Il Presepe nella tradizione sabatina

Ad Anguillara l’allestimento del presepio ha sempre suscitato vivo interesse e fervido impegno. I più anziani ricordano i grandi presepi che agli inizi del Novecento riusciva a realizzare l’allora Parroco di Anguillara, Don Angelo Zibellini. Erano collocati nel salone della Disciplina, in piazza della Collegiata, e si sviluppavano con suggestive scenografie dai profondi sfondati, usciti, come in un esercizio di prestigio, dall’abilità tecnica e dalla fantasia creativa del compianto Sacerdote. Tra le opere dello stesso parroco è ancora viva anche la memoria dei gruppi della Natività in cera con abiti tessuti e custoditi in teche o campane di vetro, donate alle famiglie, che le esponevano nelle loro case.

Un altro parroco di Anguillara, Don Guglielmo Cianchella, viene ricordato per la spiccata passione verso il presepio. Le sue mani di valente artista riuscivano a modellare spettacolari e grandiose grotte in carta roccia che a Natale si innalzavano nel presbiterio della Collegiata, fino ad occupare tutta la parete dell’Altare Maggiore fino al cornicione. Una sua raffinata opera fu, tra l’altro, la realizzazione di un presepio mobile per i piccoli in cartapesta. Sulla fronte, le aperture di due arcate di finta roccia, permettevano allo sguardo di spaziare su un ameno paesaggio della Palestina, fedelmente riprodotto nei minimi dettagli.

Negli anni cinquanta, primi sessanta, una forte attrazione la esercitarono i presepi realizzati da Giorgio De Totis. Costruzioni ingegnose e stupefacenti, che riuscivano a produrre effetti di animazione delle figure con sorprendenti meccanismi, tali da far rimanere a bocca aperta ogni visitatore. Negli anni successivi protagonisti della tradizione natalizia locale divennero i giovani di Azione Cattolica con presepi di grandi dimensioni. Questi venivano costruiti nella sala della Disciplina o in una Cappella della chiesa Collegiata. La loro forza di richiamo, oltre che per le scenografie, era data dai movimenti delle luci, che alternavano, con grande effetto, le fasi del giorno e della notte. La passione locale per il presepio, nei tempi più vicini a noi, è stata raccolta e, ulteriormente, affinata da Bruna Serami, che, coniugando la sua originale creatività alla sua magistrale abilità tecnica, ha dato alla Sacra Natività ambientazioni di straordinaria efficacia e vicinanza. Il suo estro artistico è riuscito a riprodurre con certosina bravura e con rigoroso realismo i monumenti più insigni del patrimonio storico e artistico locale. Sono arrivati poi i presepi subacquei in metallo, calati e fissati sul fondo lacustre a largo della piazza del Molo. Anche nelle scuole di Anguillara non è venuta mai meno la tradizione del presepio.

All’entrata del nuovo Millennio, nel Giubileo Universale del 2000, gli Alunni della Scuola del Centro, in attuazione del progetto didattico “Presepe 2000” portarono a termine una raffigurazione pittorica della Sacra Natività con una sequenza di immagini, collegate alla vita del Poverello di Assisi, su un gigantesco pannello in tela di 48 metri quadrati, alzato all’esterno della Chiesa di S. Francesco. Nello stesso anno giubilare un significativo presepio, riproducente l’ambiente della Scuola, venne realizzato dagli Alunni della Scuola Primaria, che, in più di duecento, raggiunsero il paesino di Greccio, patria del primo presepio, per consegnarlo alla Fraternità francescana, che tutt’oggi lo tiene esposto nel Museo permanente dei Presepi. Veniamo ai nostri giorni.

Dal 2010 per l’impegno del Comitato degli Amici del Presepio di Anguillara ogni anno viene allestito un presepio di notevoli dimensioni nel centro storico del paese. L’entusiasmo del gruppo è riuscito a ravvivare la tradizione e a contagiare l’ambiente, suscitando un diffuso interesse per il mantenimento della tradizionale pratica di raffigurare plasticamente la scena della Sacra Natività. Ad Anguillara quest’anno le iniziative pullulano. Si preparano presepi nella chiese locali, nelle grotte del centro storico, per le vie, nelle scuole; un presepio vivente verrà animato dai Rioni nella suggestiva cornice dei giardini del Torrione. Per l’edizione 2016 gli Amici del Presepio alzeranno una grande capanna rustica con statue a grandezza naturale, sul pontile del lago, con grande effetto di luci. Dedicheranno la loro opera alla memoria dei due carissimi amici, Pietro Fagiani e Luigi Fabbriconi, recentemente scomparsi, sempre in prima fila, negli anni passati, a dare il proprio contributo per far rivivere nel paese la bellezza della rappresentazione scenica della Nascita di Gesù nell’umile Grotta di Betlemme.

Angelo Bianchini

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