22 Novembre, 2024
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La Regione Lazio approva le linee guida per la tariffazione puntuale dei rifiuti

 

L’Amministrazione regionale adotta un provvedimento per promuovere la tariffazione puntuale dei rifiuti: uno strumento per incentivare il contenimento e la riduzione della produzione di scarti e per potenziare il riciclo delle diverse frazioni di rifiuti attraverso la raccolta differenziata.

Con questo atto si vuole giungere a un piano tariffario che premierà, con agevolazioni sulle bollette, chi produrrà meno rifiuti: un metodo quindi che non si baserà più sul numero dei componenti dei nuclei familiari e sui metri quadri delle abitazioni, ma sulla quantità e sul corretto conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini.

I comportamenti virtuosi, pertanto, avranno un riconoscimento monetario quasi immediato, secondo il principio che chi produce meno rifiuti e ricicla meglio paga di meno, con la sicurezza che seguendo i principi della trasparenza i cittadini pagheranno solo il numero di conferimenti realmente operati, oltre a quelli già inclusi nella parte fissa della tariffa. Nella deliberazione regionale, inoltre, sono individuate le azioni che i Comuni dovranno adottare al fine di realizzare la verifica puntuale della produzione di rifiuti, partendo dalle utenze non domestiche, e vengono previsti sostegni economici per gli stessi Comuni, sia di parte corrente che di parte capitale, nell’ambito della programmazione sulla raccolta differenziata.

“I regolamenti comunali di gestione dei rifiuti urbani potranno essere aggiornati con le modalità attraverso le quali la nuova tariffazione può essere attuata in relazione alla ‘quantificazione’ dei rifiuti prodotti dalle singole utenze” ha dichiarato Mauro Buschini, assessore regionale all’Ambiente e ai Rifiuti. “Potranno essere utilizzati, ad esempio, sistemi di identificazione del singolo utente con l’uso di contenitori dedicati (sacchi o bidoni) di varie dimensioni e di etichette con codice a barre, che permettono l’associazione del numero di scarichi effettuati dall’utente; utilizzo di contenitori dedicati dotati di trasponder o tessera magnetica, che consentono la registrazione dei dati identificativi; dotazione ai cittadini di contenitori con codice a barre serigrafato, che quantifichi i rifiuti conferiti mediante lettura con pistola laser; uso di sacchi o lacci per contenitori preacquistati – conclude Buschini – che permettono all’utente di quantificare i rifiuti effettivamente conferiti in modo proporzionato al consumo di sacchi e/o lacci effettivamente impiegati e al volume predefinito”.

“I dati sulla crescita della racconta differenziata confermano che il Lazio non avrà bisogno di un nuovo termovalorizzatore – aggiunge Massimiliano Valeriani – e con il Piano regionale dei rifiuti viene promossa la tariffa puntuale sulla produzione degli scarti: vale a dire che meno rifiuti si produrranno e meno si pagherà”.

Federica D’Accolti

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