Cinque ragazzi, classe 94/95 e un talento davvero speciale, quello di saper fare musica. Sono partiti in questa avventura per gioco: frequentando il terzo liceo volevano far colpo su una ragazza della scuola. Tutti appassionati di musica, si sono messi a scrivere una canzone per riuscire a conquistare il cuore della giovane, ma poi hanno fatto molto di più.
In pochi anni sono riusciti a conquistare il cuore di moltissimi giovani. “I Dei degli Olimpo” è una una band formata da cinque elementi: Andrea “Stock”Stocchino la voce del gruppo, Nicolò “Baldo” Baldini chitarrista insieme a Simone “Sambo” Marini, Emidio “Er Negro” Mazzilli, bassista e Francesco “Er Piombo” Angiolini, batterista.
Hanno suonato sui palchi di Parigi, su quello di “Italia’s Got Talent”, fino ad arrivare a Monza, vincendo il “Liga Rock Contest” ed aprendo, con la loro musica, il concerto del famoso cantautore italiano di fama mondiale.
Abbiamo incontrato i due chitarristi “Baldo” e “Sambo” per conoscerli meglio.
Come vi siete conosciuti? Com’è nata la vostra band?
«Tutto è iniziato al liceo, frequentavamo tutti il liceo “Vian” a Bracciano. Qualcuno di noi era anche in classe insieme. Ad una festa abbiamo conosciuto casualmente “Stock”, una delle conoscenze più fruttuose del liceo. Abbiamo scoperto che cantava e gli abbiamo chiesto di unirsi a noi. Piano piano, “Stock” si è imposto al gruppo ed abbiamo iniziato ad unirci sempre di più».
Siete cresciuti musicalmente nel nostro territorio, secondo voi ci sono possibilità per il formarsi di altre band?
«La difficoltà principale risiede nel trovare gli spazi adeguati, che permettano di fare questo lavoro professionalmente. Spesso mancano i permessi dei locali per suonare, o anche le strutture stesse, alla fine ci sono delle leggi ben precise, non si può fare musica sottovalutando tutto il resto. Manca la cultura della musica, la cultura del lavoro nella musica. Abbiamo iniziato a 16 anni, suonavamo per una birra, ora a 22 quando fai questo lavoro da 5 anni non va più bene e inizia non bastare più. Non è dovunque così, però. Nel viterbese ci sono delle realtà che sono delle eccellenze. Oriolo, ad esempio, organizza il “Muso Festival”, dove vengono chiamati degli artisti che suonano professionalmente e vengono retribuiti. Abbiamo trovato anche situazioni spiacevoli: ci è capitato più di una volta di trovarci in situazioni poco carine, quasi al limite dello sfruttamento. Purtroppo non molti prendono sul serio la musica».
Bracciano ha riconosciuto il vostro lavoro assegnandovi una targa di ringraziamento.
«Si! La targa è per aver dato lustro alla città di Bracciano in Italia con l’esibizione di Monza al concerto di Ligabue. Quando ci hanno intervistati abbiamo detto di essere di Bracciano, anche se in realtà viviamo un po’ sparsi nel territorio. Bracciano ci ha accolto quando abbiamo iniziato al liceo questa fantastica avventura. Il Sindaco ha ritenuto che fosse giusto darci un riconoscimento per il nostro successo».
Spesso però i Comuni della zona non sanno nemmeno dell’esistenza di band emergenze.
«È vero! Secondo noi i Comuni dovrebbero creare un albo dove chi vuole prendere seriamente questo mestiere possa iscriversi per essere chiamato nelle varie occasioni. Muovendoci nel territorio con il “passaparola” siamo riusciti ad emergere, ma molti ignorano la nostra esistenza. Non ci sono delle iniziative di ricerca di band e, senza un albo, è difficile. Anche noi spesso non sappiamo di tutte le iniziative musicali locali, e magari nemmeno noi riusciamo a proporci».
A quando i vostri prossimi appuntamenti e concerti?
«Il 10 febbraio suoneremo a Bassano Romano presso “La Casa di Emme” e il 12 febbraio saremo “live2 alla “Locanda Blues” sulla Cassia. Per tutti i nostri appuntamenti seguiteci sulla nostra pagina Facebook “I Dei degli Olimpo”».
Federica D’Accolti