Presidente Valentini, prima di parlare di Agri Oriolo, una nota sul maltempo.
«Fortunatamente ad Oriolo non abbiamo avuto situazioni problematiche da gestire. Il sindaco Emanuele Rallo ci aveva allarmati e noi dell’Università Agraria, ci siamo attivati ed eravamo pronti sia col bobcat – di cui fortunatamente non c’è stato bisogno, vista la lieve nevicata – ma abbiamo fatto uso del trattore spargisale nei punti delle strade più ghiacciate la notte tra il 13 e il 14 gennaio. In ogni caso, anche questa volta c’è stata un’ottima collaborazione con l’Amministrazione comunale».
Passiamo alla fiera dell’agricoltura, quando si terrà e come procede l’organizzazione?
«Agri Oriolo si svolgerà il 20 e 21 maggio. L’organizzazione procede molto bene per ora, quest’anno sarà sicuramente più difficile in quanto ci sarà un’aspettativa molto alta dato il successo ottenuto nella passata prima edizione. Ma ciò non costituirà certo un impedimento per noi, bensì uno stimolo a fare le cose al meglio. Inoltre, quest’anno, al di là della Pro Loco, potremmo avvalerci della collaborazione dell’Acor (Associazione Culturale Oriolo Romano) e dell’Amministrazione comunale».
Cosa cambierà rispetto alla passata edizione?
«L’impianto sarà sostanzialmente lo stesso, ossia con incontri a carattere culturale e stand di vario tipo, gastronomici e folcloristici. Cambierà, ovviamente, la tematica degli incontri: lo scorso anno si è parlato di sistemi agricoli, cambiamenti climatici e tutela dei parchi. Quest’anno vogliamo dedicare una giornata al tema degli Ogm, in cui inviteremo degli esperti in materia, chi pro e chi contro, che discuteranno davanti e con i cittadini dell’argomento; mentre la seconda giornata riguarderà la tutela e salvaguardia del territorio ed oltre al Sindaco di Oriolo saranno invitati a parlarne tutti i sindaci dei comuni limitrofi. Poi ci saranno degli spettacoli con musica itinerante e l’intenzione di fare una mostra canina. E qui mi fermo perché stiamo aspettando ancora delle conferme. Dopodiché, ovviamente, il tema dominante che collega tutto e dà senso a questa iniziativa resterà sempre la filiera produttiva agroalimentare».
Avete pensato di coinvolgere anche le scuole?
«Sì, abbiamo proposto alle scuole elementari di Oriolo di far fare a ogni bambino, che verrà poi premiato, un disegno riguardante il tema dell’agricoltura e della flora locale. Per le scuole medie, invece, abbiamo proposto una sorta di piccolo concorso fotografico sullo stesso tema. Naturalmente partecipa chi vuol partecipare, nessuno verrà obbligato!»
Cosa invece rimarrà uguale alla scorsa edizione?
«L’impianto complessivo delle due giornate sarà lo stesso, quindi con la filiera del formaggio, dove verrà mostrato come dal latte si ricava, appunto, il formaggio e quest’anno verrà fatta la stessa cosa anche con l’olio. La degustazione ai vari stand ci sarà, ma sarà molto più articolata dello scorso anno, dove è stata sponsorizzata più che altro l’acqua cotta come prodotto tipico, mentre in questa edizione la varietà dei prodotti offerti sarà maggiore. Per il resto ci sarà nuovamente l’esposizione fotografica che farà rivivere l’Oriolo del Novecento e la sfilata dei mezzi agricoli antichi».
Francesco Persiani