23 Dicembre, 2024
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Proseguono le lezioni del progetto “Cinema e Territorio” a Manziana

Lo scorso sabato 28 gennaio il progetto “Cinema e Territorio” ha ufficialmente preso vita.

Gli studenti dell’Istituto Luca Paciolo, rispettivamente indirizzo Scenografia (Anguillara) e Fotografia (Bracciano due), stanno partecipando con un crescente coinvolgimento alle lezioni, che si svolgono nel cineteatro Quantestorie di Manziana, il quale fa parte del circuito Frontera Cinema e che concorre, insieme all’associazione culturale L’Agone Nuovo (promotrice del progetto), all’istituto Paciolo, ai Comuni del lago, alle Università agrarie, all’Angelika Vision e a molte altre associazioni culturali del territorio, alla realizzazione di questo ambizioso progetto.

Sabato 11 febbraio, nel corso della terza lezione, i ragazzi hanno discusso insieme a Claudio Zamarion riguardo alcune loro idee per i corti. Hanno inoltre appreso l’importanza della scenografia, della fotografia e della luce, del montaggio, della scelta dei colori, dei costumi che caratterizzano i personaggi, della musica e dello storyboard quale base del lavoro. Ma soprattutto hanno capito come tutti questi elementi vanno valutati insieme per la buona riuscita di un film come di un corto.

Sabato 18 febbraio si è tenuta la quarta lezione.

L’ospite d’onore è Antonio Lauro, docente di sceneggiatura e narrazione e sceneggiatore di note serie quali Distretto di polizia, Incantesimo, Elisa di Rivombrosa, Vivere, Il commissario Rex, ecc.

Ragazzi, per raccontare storie servono anima e testa. E ovviamente i contenuti. Ma perché raccontiamo storie? Perché l’uomo sente questo bisogno primordiale, sin dai tempi dei graffiti nelle caverne? Lo fa per esorcizzare la paura della morte, per insegnare qualcosa, per rassicurare e rassicurarsi, per lasciare qualcosa di sé ai posteri. Ma per poterlo fare serve una forte passione. Il motore di ogni storia è il conflitto, ma ricordate che dovete coinvolgere lo spettatore, che si deve immedesimare e provare le stesse emozioni dei personaggi, indipendentemente dall’ambientazione. E ovviamente dovete sorprenderlo con un finale all’altezza.

Dopo questa coinvolgente introduzione, Lauro chiede agli studenti di presentare le loro idee per i corti; ogni sezione presenta due idee, sulle quali dovranno lavorare.

La lezione di Lauro prosegue con la visione di due corti pluripremiati (The present e Il regalo) e del finale de L’attimo fuggente. Queste storie, che hanno coinvolto gli studenti in una complessa e sentita discussione, permettono a Lauro di illustrarci la teoria letteraria del Viaggio dell’eroe, ovvero le tappe basilari e comuni a tutte le narrazioni attraverso le quali è possibile creare un romanzo, un film, un corto, un cartone animato, ecc.

I ragazzi, come conferma anche il vicepreside Catini, sono sempre più coinvolti da questo progetto e durante quest’ultima lezione è stato evidente.

La lezione di Lauro si conclude con un sincero applauso e la parola passa a Alessandro Griffini che introduce il tema della divisione delle storie narrate in fiction e non fiction, tema poi sviluppato da Marcello Ramognini, il quale ha lavorato per anni con Ermanno Olmi. Il grande regista aveva iniziato la sua carriera come documentarista, impegnandosi nella costruzione di una storia da narrare, affinchè il documentario non risultasse una semplice sequenza di immagini. Perché, come diceva appunto Olmi: “Quando ti siedi davanti ad uno schermo, inizia lo spettacolo!

Claudio Zamarion ci mostra, oltre a due interessanti corti, un coinvolgente making of del film di Giuseppe Tornatore (al quale ha lavorato anche lui), La leggenda del pianista sull’oceano. Il video ha mostrato ai ragazzi l’importanza del lavoro di squadra e di come ogni reparto concorra in egual misura alla realizzazione di un film.

La quarta lezione si conclude con l’impegno da parte dei ragazzi di portare, al prossimo incontro, una scaletta delle storie che hanno scelto di mettere in scena.

Il progetto Cinema e Territorio prende forma.

Monia Guredda

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