Resta alta l’attenzione sul lago di Bracciano che, come ormai chiaramente sotto gli occhi di tutti, si sta prosciugando sempre di più. Il dito è puntato contro Acea Ato 2, colpevole, secondo i Comuni del comprensorio sabatino, di utilizzare le acque del bacino per alimentare gli acquedotti di Roma e Civitavecchia.
Per fare il punto sulla salute del lago, sabato 11 marzo, alle ore 15, presso l’ex Mattatoio di Anguillara, l’Associazione Progetto Comune e Bracciano Smart Hub presentano #openlake, un incontro tematico per affrontare la questione da diversi punti di vista, con l’obiettivo di indicare una soluzione e formulare delle proposte concrete.
Tra le domande: Il lago sta sparendo? Le fluttuazioni sono naturali o antropiche? È possibile invertire la rotta e assicurare un livello cautelativo in vista dell’estate? Qual è il rapporto con le precipitazioni atmosferiche? La captazione da parte di Acea, è congrua? Se ne conoscono i valori? Chi controlla?
Durante l’incontro verrà presentata una ricostruzione storica delle fluttuazioni idrometriche grazie al lavoro di recupero delle informazioni condotto dall’Associazione “Arca Sul Lago” attraverso i documenti dell’Archivio Storico di Anguillara. I dati raccolti permetteranno di mettere in relazione i livelli del passato con quelli attuali, che saranno presentati grazie ad un video-documentario, realizzato dall’Associazione Progetto Comune in collaborazione con Hydra Ricerche.
Interverranno diversi studiosi per riflettere sulla direzione verso la quale stiamo andando. Il geologo Alessandro Mecali spiegherà qual è la conformazione del bacino sabatino. Guido Baldi, Guardiaparco del Parco di Bracciano Martignano, parlerà dell’importanza della zona ripariale per le specie animali. Giampietro Casasanta, fisico dell’atmosfera, grazie alla collaborazione con l’Aeronautica Militare, illustrerà le serie storiche delle precipitazioni dagli anni Cinquanta fino a oggi, per riflettere sul fenomeno della scarsità delle piogge di questo arido inverno. Il professor Riccardo Valentini, premio Nobel per la pace 2007 e conoscitore di numerosi temi concernenti l’Ecologia, tra cui i cambiamenti climatici, avrà il compito di chiudere e riassumere le considerazioni dei relatori.
Il presidente del Consorzio del Lago, Renato Cozzella, in merito alla situazione ha detto: “L’abbassamento dell’acqua sta causando notevoli disagi a tutto il territorio. È necessario realizzare in tempi brevi una sala SMALL, come previsto dall’articolo 2 del Protocollo d’Intesa, per la gestione e il continuo e regolare monitoraggio dei livelli idrici da divulgare nel territorio, in modo da avere dati indispensabili e far fronte a eventuali situazioni d’emergenza”.
Il Consorzio di Navigazione, tra i relatori dell’evento, illustrerà alla platea cosa è il progetto SMALL e quali sono i suoi compiti. “La gestione del bilancio idrico del lago – spiega Emanuele Perugini – può e deve essere l’occasione per promuovere un modello virtuoso e partecipato in cui la conoscenza dei dati è il nodo centrale della conoscenza. Mettere nero su bianco in un sistema aperto informazioni come i dati relativi alle precipitazioni o quelli legati ai prelievi è il primo passo verso la creazione di una smart city del lago che ha nel lago il suo epicentro”.
Enrico Stronati, informatico di professione, ci spiega il perché di questo evento: “La petizione online che ho lanciato a inizio febbraio e l’evento che sto organizzando insieme ai membri della mia associazione, servono per cercare d’individuare una strada che eviti in futuro altre gravissime crisi idriche come quella attuale. #openlake è un progetto a cui credo molto perché ritengo gli “open data” l’unico strumento trasparente e democratico che assicuri un controllo costante e accessibile a tutti. Mettere online i dati scientifici del sistema lago consente non solo di ripensare il bacino idrico sabatino e promuoverlo nel mondo scientifico e accademico ma anche di monitorarne costantemente il livello. E quello che la mia Associazione, insieme Bracciano Smart Hub, proponiamo di fare con gli esperti di zona, con le figure professionali che ci sono sul lago e che sono pronte ad impegnarsi”.
Tra i primi a rilanciare l’allarme sulla situazione del livello del lago è stato il deputato Pd Emiliano Minnucci: che in una nota stampa ha accusato Acea di continuare a prelevare le acque anche con punte di 2500 litri al secondo, facendo riferimento alla concessione ottenuta nel 1990 dal Ministero dei Lavori Pubblici per utilizzare il lago come riserva idrica del Comune di Roma. Nel documento è riportata l’autorizzazione a prelevare una quantità minima di acqua fissata in 1.100 l/s fino a un massimo “in casi eccezionali” di 5.000 l/s ma “assicurandosi in tali casi, il mantenimento delle escursioni del livello del lago nell’ambito di quelle naturali”. L’accusa, da più parti, è quella di non rispettare queste quote.
Durante il tavolo tecnico dello scorso 30 gennaio presso il Consorzio del Lago, intorno al quale si sono riuniti Cozzella, i sindaci dei comuni limitrofi, il Parco Naturale Regionale di Bracciano e Martignano, la Regione Lazio e Hydra Ricerche, Acea si è difesa. Ha presentato i grafici relativi ai prelievi: mostrano che i parametri previsti dalla concessione vengono rispettati. Ha ribadito di non potersi fermare, ma ha proposto alcune alternative per il medio e lungo termine. In particolare, si punta alla separazione delle acque chiare da quelle nere, in modo che le chiare possano confluire nel lago alimentandolo, così da incidere meno sulla pressione esercitata nelle condotte.
Alessia Rabbai