“La Regione Lazio ha un deficit di pianificazione e programmazione in molti ambiti, per la mancanza di volontà politica di fare chiarezza in settori molto redditizi per gli interessi privati. Purtroppo questa prassi colpisce anche la gestione della risorsa più preziosa, l’acqua, attualmente sprovvista della necessaria ridefinizione dei bacini d’ambito idrografico e, soprattutto, di un Piano Regolatore Generale degli Acquedotti aggiornato ai reali fabbisogni idrici, visto che l’ultimo aggiornamento è del 2003, basato su un censimento dei consumi idrici realizzato nel 1996, e da allora si è proceduto con delle stime con risultati gravi e sotto gli occhi di tutti, come è il caso del Lago di Bracciano il cui livello idrico si abbassa inesorabilmente ogni anno per cause legate al clima e, soprattutto, alla captazione delle acque da parte dell’ATO 2 di Acea”. Lo affermai in una nota Devid Porrello, consigliere del M5S Lazio.
“Se non si hanno reali dati sui consumi idrici è impossibile calcolare la ‘giusta’ quantità di acqua da prelevare dal bacino, per questo abbiamo depositato un’interrogazione per sapere dall’assessore Buschini se la regione intende aggiornare il Piano Regolatore Generale degli Acquedotti del Lazio, promuovere un nuovo censimento dei prelievi e dei consumi idrici e mettere in campo attività di controllo sui prelievi d’acqua da parte di ATO 2 – aggiunge – Il Lago di Bracciano, così come gli altri bacini regionali, rappresenta da sempre una risorsa fondamentale e un ‘serbatoio’ d’emergenza per la rete idrica romana, non possiamo correre il rischio che l’assenza di controlli ne pregiudichino il futuro”.