Sabato 25 marzo nella Capitale si riuniranno capi di stato e di governo per celebrerare il 60esimo anniversario della firma dei Trattati di Roma. Gli accordi, firmati nel 1957 in Campidoglio, sancirono l’inizio della grande avventura europea. Una storia scandita da una serie di tappe importanti che ne hanno segnato l’allargamento, ma anche da una rottura come la Brexit.
Il 25 marzo 1957: i Trattati di Roma istituiscono la Comunità Economica Europea. I sei paesi fondatori – Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Olanda e Germania ovest – sono gli stessi che dal 1951 erano già riuniti nella Comunità europea del carbone e dell’acciaio.
Gli agenti delle forze dell’ordine in campo dopodomani saranno 5.000, duemila uomini in più per blindare la città, e mentre in Campidoglio ci sarà la festa per i 40 capi di Stato e di governo attesi in città, all’esterno sono previsti cortei e sit-in di chi vuole criticare questa concezione di Europa.
In città sono attesi circa 25-30 mila manifestanti sia di destra sia di sinistra. Alcuni arriveranno anche dall’estero e, anche per questo, verranno intensificati i controlli alle frontiere.
Sono quattro i cortei autorizzati in giornata più due sit-in. Si parte la mattina con i Federalisti europei e gli aderenti alla piattaforma “La nostra Europa” (tra di loro Cgil, Fiom, Arci, Libera, Diem25, Baobab) che dalle 11 confluiranno verso l’Arco di Costantino: i primi dalla Bocca della Verità, i secondi da piazza Vittorio. Nel pomeriggio, alle 15, in piazza dell’Esquilino si ritroveranno i manifestanti di destra del cosiddetto “polo sovranista” che marceranno fino ai Fori Imperiali. Un’ora prima, alle 14 da Piramide fino a Bocca della Verità, il corteo di “Eurostop”, quello che in questura desta maggiori preoccupazioni.
Due le zone di massima sicurezza in centro, modifiche alla viabilità ed ai trasporti.