7 Novembre, 2024
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La Giornata di Lampedusa dei St John’s Singers: “Tutti figli dello stesso mare”

A Lampedusa il gospel dal vivo non lo avevano mai sentito. Lo hanno portato sull’isola più a Sud d’Europa l’8 aprile scorso i St John’s Singers di Manziana assieme ad un messaggio di accoglienza, integrazione ed intercultura. Un progetto importante nato dalla collaborazione tra l’Associazione Il Cantiere dell’Arte e il Comune di Lampedusa che ha unito la musica afro-americana all’esperienza dei migranti di oggi.

“La Giornata è servita – commenta Adriana Rasi, presidente dell’Associazione Il Cantiere dell’Arte – per diffondere il messaggio che l’isola dell’accoglienza ci manda ad ogni sbarco, ad ogni tragedia del mare: noi siamo tutti figli dello stesso mare”.

Due gli eventi in programma. Il primo evento è stato un dibattito, che si è tenuto nella sede dell’Area Marina Protetta Isole Pelagie, per illustrare e riflettere sui risultati del laboratorio psicologico-narrativo “Vite in viaggio”, che nei giorni precedenti ha impegnato tre migranti e che è stato attivato in accordo con il Servizio alla persona del Centro di Soccorso e Prima Accoglienza di Lampedusa.

L’incontro è cominciato con l’intervento di saluto del sindaco di Lampedusa e Linosa Giusi Nicolini, a cui è seguita una relazione sulle difficili attività della Guardia Costiera presentata dal Tenente di Vascello Paolo Monaco, comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lampedusa Isola.

Il dottor Daniele Natili, coordinatore del progetto per Il Cantiere dell’Arte, ha esposto il contenuto delle realizzazioni dei migranti e ha parlato dei profili storico-giuridici della schiavitù e della tratta dei migranti.

Ha infine letto alcune pagine del libro “Lacrime di sale” del dottor Pietro Bartolo, Responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa e fra gli invitati all’incontro, non presente per sopravvenuti impegni di lavoro. Proprio alle pagine di tale libro appartengono le parole “siamo tutti figli dello stesso mare”.

Molte le emozioni arrivate con il secondo evento il concerto serale nella chiesa di San Gerlando. Ancora una volta i St John’s Singers hanno declinato in musica la sofferenza e la speranza di molti. Splendida l’interpretazione della vocalist americana Joy Garrison. Grande la commozione dei presenti quando il coro ha cantato “Da Gorée a Lampedusa”.
In chiusura le voci si sono moltiplicate con il canto che ha unito tutti, sindaco Nicolini compreso, in un grande momento di condivisione per lanciare, dalla piccola isola del Mediterraneo, un ponte fra tutti i continenti.

 

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