Riceviamo e pubblichiamo:
“Viviamo in bolle nei social network spesso create da un algoritmo. Sta diventando così anche la politica e anche nel PD. Dobbiamo rompere l’algoritmo. Essere il soggetto che fa dialogare mondi diversi e non la proiezione delle divisioni sociali. Ora è tempo di unire, di colmare i divari, sanare le fratture, ricucire le ferite. Non dobbiamo fare la lotta alle disuguaglianze per spostare a sinistra il PD. Dobbiamo farla perché questa, oggi, è la funzione storica del nostro Partito, per difendere e far avanzare la democrazia in Italia e in Europa”.
Questa e tante altre ragioni per votare il 30 aprile Andrea Orlando alle Primarie per l’elezione del Segretario nazionale del Partito Democratico. Tante ragioni elencate nella mozione dell’attuale Ministro della Giustizia che con lucidità e onestà intellettuale diagnostica lo stato di salute del PD e traccia il cammino futuro di un partito che non va inteso come un “fine, ma come strumento vivo e adatto a fronteggiare il tempo che viviamo.
“Il partito non è un comitato elettorale permanente” dichiara Orlando che aggiunge: “ Riaffermare la distinzione tra partito e governo, non è una questione organizzativa, è una scelta politica e occorre dedicarsi a tempo pieno a questo Partito che ha bisogno di aprirsi, perché oggi respinge le forze civiche e sociali che pure vorrebbero o potrebbero avvicinarsi”. Una mano tesa al mondo del lavoro (“il Jobs Act va corretto”)al mondo della scuola “che è stato storicamente l’alleato più prezioso, nella società civile, per i nostri valori.”
E tra le proposte quella per “sradicare in tre anni la povertà assoluta garantendo un reddito minimo e servizi sociali e lavorativi per tutte le famiglie in condizioni di bisogno. Bisogna restituire ai cittadini lo scettro, a partire da una nuova legge elettorale con collegi uninominali e premio di governabilità. Dare fiducia agli Enti locali, scommettere sui piccoli centri e sulle aree interne.” Orlando sottolinea anche la “necessità di distinzione dalle figure del candidato premier e del segretario del partito per testimoniare un modo di concepire la politica e un impegno nei confronti della comunità”, e poi esorta a “non inseguire la destra di oggi sul suo terreno: assumere formule, parole e stile dei populisti, promettendo protezione al popolo e un rapporto diretto con leader isolati.
Ogni volta che diventiamo la copia sbiadita dell’originale, l’originale sempre prevale”. Un partito “con i piedi ben piantati in Europa “perché là si collocano le nostre radici, ma soprattutto perché là sta il nostro avvenire, la dimensione minima per combattere l’ingiustizia e difendere la pace”.
Intanto al Comitato di Ladispoli per Orlando Segretario PD – presieduto dalla Consigliera comunale Silvia Marongiu – fioccano le adesioni tra le quali anche quelle del Consigliere comunale Pier Lucio Latini, dei tesserati PD Valerio Illuminati e Giulia Potenza e di Daniela Pace da sempre impegnata politicamente sul territorio. Per venerdì 28 aprile è previsto un incontro di bacino, a sostegno della candidatura di Andrea Orlando, con l’on. Gianni Cuperlo.
Comitato Ladispoli per Orlando Segretario nazionale PD