Sabato 29 aprile ale ore 16.30 si terrà presso l’Aula consiliare del Palazzo Comunale: il finissage della mostra “Hitnes – La collezione sommersa. Miti e frammenti di un altro tempo”, e allo stesso tempo la presentazione del progetto di recupero e riqualificazione urbana di un tratto di Via IV Novembre attraverso la realizzazione di un murale dello stesso Hitnes, rappresentante di fama internazionale della street art italiana.
A partire dalle 16.30, introdotti dal Sindaco Claudia Maciucchi e moderati dalla giornalista Judith Harris, tre interventi illustreranno il valore dell’arte contemporanea nei processi di riqualificazione urbana e sociale. Dopo una presentazione del lavoro di Hitnes e della sperimentazione costituita dalla mostra, a cura dell’archeologa Elisa Cella, la voce sarà data a due storiche dell’arte: Francesca Pagliaro approfondirà il potenziale sociale e turistico degli interventi artistici nelle aree periferiche e suburbane attraverso la presentazione dell’esperienza ‘Muri Sicuri’, promossa dalle Guide di Roma e patrocinata dal VII Municipio di Roma Capitale, mentre Laura D’Angelo illustrerà il ricco e multiforme rapporto tra street art, politica, identità culturale e recupero urbano. Seguirà la visita al Museo.
Interverranno il Consigliere Delegato alla cultura Sabrina Cianti e il Vicesindaco Luca Galloni.
Nato a Roma nel 1982, Hitnes inizia a muoversi nel mondo dei graffiti nel 1996, per arrivare ben presto a svincolare il suo lavoro da una facile definizione della sua espressione artistica: intonaco, rame, carta, pietra, ceramica sono le superfici sulle quali si dispiega il suo talento come street artist, incisore, pittore, disegnatore, artista e artigiano nel senso più pieno del termine. La sua tecnica si muove sul filo della non facile arte della conciliazione degli opposti, con grandi superfici animate con acribia da una cura spasmodica per il dettaglio e il particolare.
Roma è il punto di partenza per una produzione che, tra committenze pubbliche e private, dal 2001 a oggi ha toccato l’Europa, l’Australia, la Cina, il Messico, il nord America. Sin dall’inizio della sua carriera la scelta è stata quella di offrirsi al pubblico in totale autonomia, facendo della libertà tecnica e di espressione il proprio tratto distintivo, muovendosi sempre tra l’impegno sociale, con operazioni di recupero di aree urbane periferiche (tra gli altri, il progetto SanBa a San Basilio, Roma), e riflessioni sul rapporto tra uomo e mondo naturale.
Entrare nel mondo di Hitnes significa entrare in un universo popolato da animali reali, che apparentemente nulla hanno di fantastico, ma molto hanno di umano: pulsioni, gesti, difetti, ambizioni che eterne e primordiali trovano nuova forza nelle rappresentazioni che l’artista propone sulle superfici più svariate. È proprio da questo incontro tra matrici parallele, in un ambiente naturale a cui restituisce, con i suoi tratti, tutta la intensità originaria, che nasce la forza del suo messaggio, l’invito all’analisi dei segni primordiali dell’uomo.
Dopo quelle al Museo Civico di Zoologia di Roma (Paginae Naturalis, 2013) e al Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini (Quotidianità dei segni rupestri, 2015), “La collezione sommersa. Miti e frammenti di un altro tempo” è stata proposta al pubblico come la terza della serie delle ‘mostre surreali’ allestite da Hitnes, l’ultimo capitolo di un progetto di indagine del lavoro dell’uomo, indagato attraverso un percorso mimetico di analisi del segno e dei significati degli artefatti delle origini.
L’allestimento temporaneo, sostenuto dal Consiglio Regionale del Lazio e dalla Associazione di Promozione Turistica APT di Trevignano Romano, visibile sino al 1 maggio, presenta una selezione di 20 lavori in ceramica dipinti da Hitnes per celebrare, attraverso la costruzione di un percorso fantastico tra miti e storie dimenticate, il rapporto tra il lago e i suoi abitanti, gli animali e le pulsioni istintive che li accomunano agli uomini, la comunità di Trevignano Romano e le sue origini etrusche.
L’obiettivo è quello di portare il pubblico appassionato di archeologia all’interno di una finzione in cui arte contemporanea e testimonianze della civiltà etrusca si fondono, per creare una dimensione storica parallela, fatta di miti e di narrazioni verosimili, come verosimili sono le forme delle ceramiche esposte e gli stili con cui Hitnes le ha decorate. Il biglietto per la mostra è di 2 euro. L’ingresso è gratuito tutti i mercoledì, e per i visitatori fino ai 18 anni o diversamente abili. I fondi raccolti saranno destinati all’integrazione dell’allestimento del Museo con sussidi per i diversamente abili, e al finanziamento di attività di divulgazione scientifica.
Il Museo è uno spazio aperto, creato per essere goduto liberamente dai suoi visitatori, ispirarli e renderli partecipi di un processo di costruzione di cultura e di scoperta: chiunque varchi la soglia di ingresso è invitato a fotografare e condividere con ogni mezzo quello che più colpirà il proprio cuore e il proprio intelletto.
Invitiamo il pubblico a parlare con il Museo Civico su Twitter (@museotrevignano), Facebook (museo.trevignano e hitnes) e Instagram (@museotrevignano e @hitnesio) con gli hashtag #hitnes #lacollezionesommersa #museotrevignano #streetart.
Per tutte le altre informazioni si prega di contattare il Museo Civico (museotrevignano@gmail.com; 06999120201, dal martedì alla domenica), l’URP – Ufficio Relazioni con il Pubblico (06999120245, dal lunedì al venerdì), il PIT – Punto di Informazione Turistica (0699919979, il sabato e la domenica).