Oltre mille le presenze intervenute nella serata di ieri alla festa di chiusura della campagna elettorale del candidato sindaco Marco Pierini, per la coalizione Ladispoli Protagonista che si è svolta presso il locale Pinar Club. Oltre le centinaia e centinaia di cittadini, sono intervenute anche personalità politiche di spessore come Marietta Tidei, Eugenio Minnucci e Rodolfo Lena.
Un momento di festa ma anche un’occasione per rimarcare ed evidenziare il lavoro svolto in questi mesi che ha visto il candidato sindaco e i candidati consiglieri impegnati in un’operazione di ascolto e programmazione di problematiche e soluzioni. Marco Pierini ha saputo infondere la giusta forza e la dovuta determinazione per gli ultimi sgoccioli di quella che è stata campagna elettorale intensa e costruttiva.
“Vedervi in così tanti mi emoziona – ha esordito Pierini di fronte alla numerosa platea – ci siamo messi in gioco, con una coalizione aperta così da coinvolgere più persone possibili e avvicinarle alla politica”. Un vero e proprio affondo all’avversario pentastellato: “Mi hanno riferito di un video “strampalato”, in cui viene detto che io sarei la vecchia politica? Lui non viene dalla luna, è uno che cerca che fare politica da 20 anni, ma a differenza nostra ogni volta che ha provato a candidarsi è stato bocciato, invece a me ogni volta che mi hanno eletto mi hanno riconfermato, qui non si tratta di giovane o vecchia politica ma di chi ha dimostrato di essere capace e chi di essere incapace”. Ha tuonato: “Non si deve permettere di offendere nessuno dei miei 120 candidati e nessuno dei miei elettori, sono tutte persone splendide e piene di professionalità e capacità”.
Su quanto ha intenzione di realizzare negli anni governo ha puntualizzato: “La nostra azione amministrativa sarà rimettere in moto il ciclo economico-produttivo per far ritornare fondi nelle casse comunali così da approntare i necessari interventi, e creare sbocchi occupazionali per i nostri giovani, perché ogni volta che un giovane cittadino è costretto ad emigrare all’estero per lavoro, anche per pochi mesi, per me è una coltellata al cuore”.