22 Novembre, 2024
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Sold out al Pinar: oltre mille persone per Marco Pierini sindaco

Oltre mille le presenze intervenute nella serata di ieri alla festa di chiusura della campagna elettorale del candidato sindaco Marco Pierini, per la coalizione Ladispoli Protagonista che si è svolta presso il locale Pinar Club. Oltre le centinaia e centinaia di cittadini, sono intervenute anche personalità politiche di spessore come Marietta Tidei, Eugenio Minnucci e Rodolfo Lena.

Un momento di festa ma anche un’occasione per rimarcare ed evidenziare il lavoro svolto in questi mesi che ha visto il candidato sindaco e i candidati consiglieri impegnati in un’operazione di ascolto e programmazione di problematiche e soluzioni. Marco Pierini ha saputo infondere la giusta forza e la dovuta determinazione per gli ultimi sgoccioli di quella che è stata campagna elettorale intensa e costruttiva.

“Vedervi in così tanti mi emoziona – ha esordito Pierini di fronte alla numerosa platea – ci siamo messi in gioco, con una coalizione aperta così da coinvolgere più persone possibili e avvicinarle alla politica”. Un vero e proprio affondo all’avversario pentastellato: “Mi hanno riferito di un video “strampalato”, in cui viene detto che io sarei la vecchia politica? Lui non viene dalla luna, è uno che cerca che fare politica da 20 anni, ma a differenza nostra ogni volta che ha provato a candidarsi è stato bocciato, invece a me ogni volta che mi hanno eletto mi hanno riconfermato, qui non si tratta di giovane o vecchia politica ma di chi ha dimostrato di essere capace e chi di essere incapace”. Ha tuonato: “Non si deve permettere di offendere nessuno dei miei 120 candidati e nessuno dei miei elettori, sono tutte persone splendide e piene di professionalità e capacità”.

Su quanto ha intenzione di realizzare negli anni governo ha puntualizzato: “La nostra azione amministrativa sarà rimettere in moto il ciclo economico-produttivo per far ritornare fondi nelle casse comunali così da approntare i necessari interventi, e creare sbocchi occupazionali per i nostri giovani, perché ogni volta che un giovane cittadino è costretto ad emigrare all’estero per lavoro, anche per pochi mesi, per me è una coltellata al cuore”.

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