Dal 19 giugno 23 opere in esposizione dell’artista francese e del suo legame particolare con Formello
Il 19 giugno inaugura la mostra Velly e Formello. Sardines Velly à l’huile de Formello. Opere e vita di Jean-Pierre Velly nell’agro veientano. L’esposizione, organizzata grazie a un finanziamento del Consiglio Regionale del Lazio, si incentra sul legame dell’artista francese con Formello e il suo territorio. Jean-Pierre Velly, vincitore del Grand Prix de Rome nel 1966, dopo il suo periodo all’Accademia di Francia a Villa Medici, scelse di vivere a Formello fino al momento della sua tragica morte nel 1990.
La mostra comprende 23 opere tra incisioni, disegni, pitture a olio e a tempera, acquerelli e linoleumgrafie, con alcuni inediti. Le opere appartengono al Museo dell’Agro Veientano e a diverse collezioni private a Formello e Roma, fra cui quella della famiglia Velly.
In un caso è stato possibile documentare tutte le fasi della nascita di un ritratto, tra schizzi preparatori e diversi stadi della pittura, attraverso foto realizzate nello studio dell’artista (1988). Inoltre, saranno esposte alcune lastre e attrezzi dell’incisione, con una sezione dedicata a questa particolare forma d’arte di cui Velly era grande maestro.
Per la mostra sono state realizzate una serie interviste a personaggi che hanno conosciuto Velly: le loro testimonianze sono raccolte nel piccolo catalogo a corredo dell’esposizione, che comprende schede e raffigurazioni di tutte le opere in mostra, insieme a molte fotografie che ritraggono Velly a Formello.
Nella Sala Orsini verranno poi proiettate le riprese (audio e/o video) delle diverse interviste. Sarà ancora possibile lasciare testimonianze. L’immagine simbolo della mostra, ripresa nel titolo, è quella di una piccola scatola di sardine con la scritta Sardines Velly à l’huile de Formello apposta da Velly, nascosta fra più di 800 oggetti nell’incisione Un point c’est tout (1978).