Riprende con nuovo vigore ed energie fresche l’attività del frantoio di Bracciano, situato nel centro storico a fianco della Università Agraria. Sabato 7 ottobre alle ore 17.00 ci sarà la giornata di inaugurazione. «È una sorta di araba fenice che cerca di risollevarsi dalle sue ceneri – dice il nuovo direttore, Gianluigi De Benedittis – da sabato cercheremo di dare una nuova carta di identità a una realtà che è tra le più antiche della regione, che negli anni ha subito varie trasformazioni, e dal ‘94 è stata rilevata dalla S.A.B., cooperativa olivicola della quale faccio parte, con la quale stiamo per intraprendere questo nuovo percorso di restyling». Le trasformazioni in termini di strutture messe a punto, nel tempo, dalla cooperativa sono notevoli: si è passati dalla lavorazione a freddo a ciclo continuo, passando da quella che era la vecchia molazza, fino agli impianti di nuova generazione. «Naturalmente il prodotto olio a livello di commercializzazione, di comunicazione, di presentazione e di importanza ha assunto delle fisionomie diverse: rimane senz’altro un elemento che aggrega, che reca convivialità, ma per il nostro territorio può, anzi, deve essere non soltanto un presidio, ma anche, nel piccolo, un volano di crescita e sviluppo nel territorio, oltre la dimensione braccianese», prosegue il direttore. Che aggiunge: « È un limite considerare il frantoio di Bracciano solamente per Bracciano, ma deve esser visto come l’attività che riguarda tutto il comprensorio del lago», infatti il nome che avrà l’olio prodotto direttamente dalla cooperativa sarà “Oro del lago”, proprio a testimoniare l’intenzione della S.A.B. di uscire dai propri confini e andare, così, a costituire un prodotto in cui molti si possono identificare. Tra le novità, dunque, anche il confezionamento e l’imbottigliamento. Ancora De Benedittis: «Partiranno, poi, una serie di iniziative che non faranno altro che creare valore aggiunto al frantoio; iniziative che faremo come frantoio ed anche per conto terzi, per dare anche uno stimolo a chi vuole riprendere o intraprendere da zero questo tipo di attività che ha subito un calo negli ultimi anni». Infatti, il frantoio non sarà utilizzabile solo dai soci, ma chiunque potrà usufruirne, un “bene” a disposizione degli abitanti del territorio. Subito dopo l’inaugurazione aprirà anche un punto vendita all’interno della struttura dove ci sarà l’olio insieme ai prodotti tipici del territorio: questo con altre iniziative, come i corsi di potatura e corsi di assaggio, servirà per rendere il frantoio un elemento vivo 365 giorni l’anno, non solamente in determinati periodi. «Al di là dell’aspetto commerciale c’è una azione propedeutica che riguarda l’educazione alimentare, per questo avvieremo delle giornate di educazione alimentare con le scuole, con dei professionisti del settore che si metteranno a disposizione, per promuovere una nuova cultura alimentare direttamente a partire dalle nuove generazioni», afferma il direttore De Benedittis, che chiude rinnovando l’invito all’inaugurazione: «Il 7 ottobre alle ore 17.00 sarà un momento di presentazione dove soci e non faranno conoscenza intorno alla macchina olivicola, dove cercheremo di spiegare come funziona. Per questo ci teniamo molto che le autorità locali colgano l’invito che gli abbiamo recapitato, che si mettano in gioco con consigli e interventi e capiscano l’importanza di questo nuovo progetto, perché solo insieme capiremo dove ci potrà portare, di fronte alla presenza dei nuovi soci che, dal loro, porteranno freschezza, novità e capitale. Per un percorso che, speriamo, avrà un seguito per il bene di tutti».
Francesco Persiani