Questa mattina, martedì 21 novembre, presso la Legione Allievi Carabinieri di Roma, è stata celebrata la Santa Messa in onore della “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, dei Vertici dell’Istituzione, di rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri, della Rappresentanza Militare, nonché di numerosi Carabinieri accompagnati dalle famiglie.
Il rito religioso
Il rito religioso è stato preceduto dalla commemorazione dell’anniversario della “Battaglia di Culqualber” con la deposizione di una corona di alloro presso il “Sacrario” del Museo Storico dell’Arma, da parte del Comandante Generale. Con la “Virgo Fidelis” l’Arma celebra anche la “Giornata dell’Orfano”, istituita nel 1996, che rappresenta per la Benemerita e per l’ONAOMAC un sentito momento di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi. Le celebrazioni sono proseguite nel pomeriggio nella località piemontese di Incisa Scapaccino, che porta il nome di Giovanni Battista Scapaccino, M.O.V.M. alla memoria e primo Eroe dell’Arma, dove ha sede il primo Santuario dedicato alla “Virgo”. La Santa Messa è stata officiata da S.E. Rev.ma il Card. Gualtiero Bassetti, Presidente CEI, e dall’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia, S.E. Santo Marcianò. Alla cerimonia hanno partecipato l’On. Giampiero Bocci, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, e il Prof. Marcello Rota, pronipote dell’Eroe. Al termine, per l’occasione, il Generale Del Sette ha premiato alcuni orfani assistiti dall’O.N.A.O.M.A.C. che si sono distinti negli studi.
La ricorrenza della Virgo Fidelis
La ricorrenza della Virgo Fidelis, festeggiata in tutta Italia, è stata festeggiata anche nei teatri operativi esteri in cui l’Arma è presente. Tante le manifestazioni di affetto nei confronti dell’Istituzione che, come ebbe a dire il Presidente della Repubblica nel 2014, in occasione del Bicentenario della Fondazione: “Ha acquisito via via la forza di un simbolo, che è ormai parte integrante e nutrimento continuo della nostra identità e coscienza nazionale. È un sostegno prezioso, anche per il crescente impegno internazionale, per coloro che sono chiamati a valorizzare, nelle sue tante luci, l’immagine dell’Italia contro ricorrenti pregiudizi e luoghi comuni”.