Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione del Comitato Genitori:
“A settembre 50 bambini non vedranno garantito il loro diritto all’istruzione e 50 famiglie si troveranno di fronte
ad enormi difficoltà ed interrogativi sul futuro dei loro figli. Quando un’amministrazione non investe sulla scuola ha già perso in partenza. Bracciano è un comune di circa 20000 abitanti e la Scuola dell’Infanzia Comunale, unica per metodologia con le sue classi omogenee, ha da sempre rappresentato una forte risorsa sul territorio fino al 2012. A partire infatti dalla delibera 65/2012 è iniziato un veloce e inesorabile taglio dell’offerta formativa: ben 3 sezioni di
tempo pieno sono state soppresse nell’arco di 3 anni e mai riconvertite a tempo limitato. Considerando che la scuola era costituita da 9 sezioni, si parla del 33% del totale delle classi e del 100% del tempo pieno. Tale scellerata decisione ha avuto ripercussioni forti anche sul personale interno. Neanche la nuova amministrazione, insediata nel giugno 2016, si è mostrata capace di gestire l’argomento scuola, già conosciuto peraltro dall’attuale sindaco dott. Tondinelli in quanto storico rappresentante politico di opposizione delle precedenti amministrazioni. Eppure nel suo programma elettorale questa tematica rappresentava un cavallo di battaglia, tanto che, per fare un esempio, il punto 2 lettera I citava testualmente: “impegnarsi per la riapertura della sezione a tempo pieno della scuola comunale”. Non solo non è stato ripristinato il tempo pieno, ma si vuole continuare a tagliare sulle restanti sezioni di tempo limitato. A giugno 2017, anche per evitare che accadesse ciò, è stato costituito il primo Comitato Genitori dell’istituto, che si è subito adoperato per sensibilizzare la comunità sulla situazione della scuola, raccogliendo tra l’altro 1510 firme di concittadini che volevano esprimere la loro decisa opposizione alla odierna volontà comunale. Nei vari incontri Comitato Genitori-Comune sono state avanzate diverse proposte e soluzioni alternative rispetto alla chiusura delle sezioni:
– l’accesso ai fondi regionali previsti dal decreto legislativo 65/2017, istitutivo dei Poli per l’infanzia; tale
decreto all’articolo 12 prevede l’intervento finanziario dello Stato a sostegno del sistema di educazione e
istruzione per la fascia 0-6, per la Regione Lazio sono già stati stanziati
€ 14.478.540;
– l’accesso ad un ulteriore stanziamento previsto dal Dlgs 65/2017 di € 23.544.329 ai sensi dell’art 13 comma
1 e già pervenuto in Regione Lazio il 4 novembre per il finanziamento delle strutture operanti nel settore
dell’infanzia;
– previsione di una retta mensile come previsto dall’articolo 30 del Regolamento Scuola dell’Infanzia
Comunale Paritaria approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 27/01/2015.
Il Comitato Genitori ed i cittadini hanno creduto alle promesse fatte dall’amministrazione. Hanno creduto alla
“stretta di mano” presente sul logo della lista civica “Patto per Bracciano” come impegno di fiducia tra
sindaco e cittadini. Hanno creduto alle parole del programma che “…rappresenta un impegno
indissolubile…un patto da rispettare, vincolante per coloro che si propongono di amministrare ciò che
appartiene ai cittadini di Bracciano”.
Questa frase, unita alla forte affermazione del programma “…proviamo insieme a restituire la dignità a
Bracciano, alle sue famiglie ed ai nostri figli, rivendicando il diritto alla salute, all’istruzione e al lavoro” hanno
fatto sì che il Comitato Genitori si adoperasse per collaborarecon il Comune per il bene della scuola in quello
che credevano essere un obiettivo condiviso.
Ci chiediamo: le varie proposte del Comitato Genitori sono mai state seriamente prese in considerazione dal
Comune, prima di arrivare a decidere di sospendere l’erogazione del servizio da settembre 2018?
Ci chiediamo: come si può pensare di diminuire il numero di bambine e bambini che potranno accedere alla
Scuola dell’Infanzia quando il Dlgs 65/2017 all’art 4, comma 1c prevede “la generalizzazione progressiva,
sotto il profilo quantitativo e qualitativo, della scuola dell’infanzia per le bambine ed i bambini dai 3 ai 6 anni
d’età”?
Non avendo ancora ufficializzato con delibera, I BRACCIANESI AUSPICANO ANCORA IN UN CAMBIO DI
ROTTA.