In riferimento al bando pubblico per l’assegnazione in concessione dell’area pubblica per lo svolgimento delle attività a carattere stagionale in località Malveto (Martignano) arenile (Deliberazione di G. C. n.160 del 24/10/2017 e Determinazione Dirigenziale n. 1430 del 28/11/2017), il Partito Democratico di Anguillara esprime un parere non positivo, riportando dei dubbi sulla progettualità della stesura stessa del bando, dove sembrano mancare indicatori necessari ad una buona riuscita del proposito.
Ci domandiamo dov’è il progetto di riqualificazione dell’area tanto decantato?
Dopo la delibera, risultata illegittima secondo sentenza del TAR, per un divieto di balneazione, che di fatto ha bloccato l’intera stagione estiva e turistica del Paese, finalizzata ad una ricerca spietata del “decoro urbano” con spiagge libere da tutto e tutti, ci ritroviamo un bando completamente astruso da ogni forma di programmazione e di progettualità. Non riusciamo proprio a comprendere quale progetto e quali finalità ci siano dietro questa soluzione amministrativa, che rischia, senza ombra di dubbio, di peggiorare la già critica situazione.
Non vediamo attenzione o indicatori che prediligano strutture eco-sostenibili e di impatto ambientale ma soltanto camion bar con ombrelloni. Infatti il progetto non sembra tener conto dei servizi accessori, come quelli igenici e la manutenzione delle aree limitrofe, che, una volta decurtate quelle in concessione (12.400 mq), risultano essere circa 30.000 mq.
Si è scelto di raggruppare tutte le attività, senza soluzione di continuità, in un unico blocco informe, che non consentirà neanche i sufficienti e necessari distacchi da uno stabilimento all’altro.
Inoltre a richiamare la nostra attenzione sono gli elevati costi d’impresa, che vedono sfavoriti soprattutto i giovani, che non avendo disponibilità economica e accesso a forme di prestiti agevolati, si vedranno drammaticamente tagliati fuori.
Infatti il costo iniziale per avviare un’attività in un’area, che di fatto è stata desertificata, sembra assai elevato: circa 20.000 € tra polizza assicurativa, canone annuo (6.200€), Tari e occupazione suolo pubblico. Inoltre se si calcolano le spese per l’acquisto del mezzo (più arredi e accessori) si arriva facilmente ad una cifra intorno ai 50.000 € / 60.000 €! Cifra che non crediamo favorisca l’attività giovanile.
Di conseguenza verrà lasciato il posto alle realtà forti e consolidate di questo settore, aprendo la possibilità ad ingerenze commerciali esterne al territorio.
Per tutte queste perplessità, poniamo alla Giunta Pentastellata alcune domande, a cui, come cittadini, gradiremo risposta..
Il Bando non stabilisce, se non superficialmente “…materiali ecologici ed ecocompatibili…”, parametri tipologici o architettonici per i mezzi e gli arredi. Si avranno di fatto aree attrezzate disomogenee tra loro, come avete intenzione di intervenire per non ridurre Martignano in un bazar?
Si prevede la pulizia ed il ripristino della sola area concessa (circa 12.400mq). Chi pulirà e controllerà ( sicurezza in acqua e spiaggia) la parte restante di circa 30.000 mq?
Le aree concesse sono molto vicine tra loro, sicuramente troppo: si sviluppano lungo un fronte arenile di soli 160 metri, la prima fascia di 30 metri per la spiaggia, la seconda fascia di circa 50 metri per l’area attrezzata. Perchè si è scelta questa soluzione, quali benefici porta?
Si specifica che l’area non è prevista di allaccio in fogna, ma non si chiarisce se poi gli allacci potranno essere richiesti! Chi provvederà ai bagni pubblici?
Non si potevano vincolare i vincitori, assegnatari, a costituirsi in un Associazione con lo scopo di gestire le aree comuni e annessi servizi ai fruitori?
Tutte le autorizzazioni previste per legge sono a carico degli imprenditori! Che succederà se il Parco dovesse esprimere parere contrario ad alcuni progetti giudicati dal Comune vincitori?
Non si potevano distribuire le aree in concessione su tutta la fascia disponibile intervallandole 50m l’una dall’altra in modo da redistribuire l’onere del controllo dei bagnanti e la pulizia delle aree comuni?
Si intende reinvestire una parte degli introiti delle occupazioni, per realizzare le infrastrutture necessarie a rendere l’area idonea per un afflusso di migliaia di visitatori?”
Circolo PD Anguillara S.