2 Settembre, 2024
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Il Tevere: per i romani è considerato una risorsa

Su un breve tratto di Tevere a Roma fra Ponte Regina Margherita e Ponte Cavour – lì dove hanno le proprie installazioni galleggianti in sponda destra e in sponda sinistra un Consorziato Fondatore e due Consorziati Ordinari del Consorzio Tiberina – la situazione illustrata in http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/12/19/foto/roma_sul_tevere_un_isola_di_rifiuti_trasportati_da_una_discarica_sull_aniene-184594224/1/#1

Molto interessanti le analisi dell’Associazione Ambientalista Marevivo (pure Consorziata, con sede in installazione galleggiante fra Ponte Matteotti e Ponte Pietro Nenni) e di UISP Acquaviva, frequentatrice assidua e proattiva delle varie “Assemblee di Fiume” (aperte a tutti) organizzate negli anni: essa sottolinea giustamente il legame con l’Aniene, così come in passato Marevivo, altre Associazioni e il Consorzio Tiberina – soprattutto in occasione di morie di pesci nel Tevere – hanno fatto presente che per controllare la qualità delle acque nel Tevere a Roma (principale obiettivo del Contratto di Fiume) bisogna tener conto di un bacino idrografico tributario di oltre 17.000 kmq (così come per il controllo degli effetti delle alluvioni, altro prioritario obiettivo).

Mentre da un lato si cerca di recuperare aree sempre più diffuse sul Tevere a Roma di proprietà pubblica e privata (cfr per esempio il precedente comunicato sulla riqualificazione integrale effettuata appena a monte di Ponte Matteotti in sponda destra), e mentre le prime – numerose – risposte al secondo sondaggio sul Tevere di cui a http://www.unpontesultevere.com/index.php/news/160-sondaggio-sul-tevere-a-roma indicano decisamente nell’<<asse prolungato, sia di terra sia d’acqua, per passeggiate, sport, etc>> il principale aspetto per cui il Tevere può essere considerato una “risorsa per tutti” a Roma – seguito da <<aspetti archeologici e storici (legati al passato)>> –, creano di certo notevoli perplessità gli effetti di esigue piogge che hanno lievemente incrementato – non trattandosi di certo di una piena – la capacità di trasporto di materiali del Tevere, creando problemi di sicurezza per la navigazione e per i praticanti di sport remieri, nonché evidente degrado proprio affacciandosi da alcuni dei principali ponti di Roma. Ovviamente il problema è nella pulizia delle sponde (nel secondo sondaggio abbiamo appositamente enfatizzato gli aspetti di degrado, controllo, possibilità di segnalazione).

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