“Si comunica alla cittadinanza che l’assessore all’Urbanistica del Comune di Anguillara Sabazia, Andrea Piccioni, ha rassegnato le proprie dimissioni in data 5 febbraio 2018. Il Sindaco le ha formalmente accettate oggi 9/2/2018 e ringrazia l’assessore uscente per l’intenso lavoro svolto durante il suo mandato.”
Queste le poche parole pronunciate dal Sindaco Anselmo sul suo account ufficiale in merito alle dimissioni, stranamente presentate, dell’Assessore all’Urbanistica Andrea Piccioni.
E proprio questo scarno comunicato, ci anticipa forse la fine dell’esperienza Pentastellata (o ex?) ad Anguillara?
Come si suol dire, la nave continua ad imbarcare acqua.
Dopo un inizio amministrativo fortemente contraddittorio e senza precedenti, ricordiamo che la neo amministrazione perse per strada ben quattro assessori su cinque, presentando quindi una giunta completamente diversa da quella votata e voluta dai cittadini; arriviamo ad oggi alle dimissioni dell’Assessore Piccioni, tanto desiderato dall’Amministrazione, ma molto meno dall’opinione pubblica dato i trascorsi politici chiaramente lontani dal Movimento 5 Stelle.
Le bugie hanno le gambe corte, non vanno molto lontano. L’assessore che a detta di tutti, rappresentava la mente pensante dell’Amministrazione si è dimesso per ragioni che non ci sono chiare e che andrebbero invece chiarite al più presto.
Quello che ci chiediamo, in primis come cittadini, e in secondo luogo come Partito Democratico, è a che cosa stiamo assistendo? A che cosa andremo incontro a questo punto?
Ricordiamo che egli è stato l’attore principale delle decisioni amministrative, tra le più eclatanti il teatrino inscenato in merito al Piano Regolatore del 2006 (certificato dalla regione Lazio con DGR n. 313 e la successiva pubblicazione sul BURL, compatibile dal punto di vista ambientale e urbanistico con i piani regionali territoriali e le normative nazionali) presentando invece una variante priva dei pareri preventivi e degli strumenti urbanistici necessari per l’analisi del territorio (come richiesto dalle normative vigenti!).
Come non ricordare perfettamente la solitaria relazione al Consiglio Comunale dell’Assessore dimissionario, che sanciva la rinuncia definitiva alla parola d’ordine del Movimento Cinque Stelle “No AL PRG”.
L’elenco delle inadempienze di questa Amministrazione è lungo e i nostri precedenti comunicati ne tengono memoria.
A questo punto non sappiamo più chi governa Anguillara.
Inoltre, teniamo a mente che il 4 marzo andremo al voto e lo stesso spettacolo, con conseguenze ben più tragiche, potrebbe presentarsi a livello regionale o nazionale.
Come Partito Democratico attendiamo ancora una volta una cortese risposta, mai ottenuta.”
Partito Democratico di Anguillara Sabazia