L’ACQUA E IL MYRON
ST. NICHOLAS GIFTGIVER – LE ORIGINI DEL DONO
I Azione del Piano di Itinerario NikolaosRoute-La Via Nicolaiana 2018
25 MARZO 2018
LAGO DI BRACCIANO (RM)
PREMESSA DELL’INTERVENTO
Il presente abstract si inserisce come azione di FOCUS “Acqua, Clima e Spiritualità” cui è
integrata la cerimonia dello Sposalizio del Lago di Bracciano, relative al Progetto “AFFINCHE’
ACQUA NON CI SEPARI” della Giornata Mondiale dell’Acqua 2018.
Il Vescovo Nicola di Myra, successivamente detto di Bari, è universalmente considerato il patrono
dei naviganti e dei marinai, ma anche dei pescatori, in esteso del’acqua.
Nei meccanismi di “trasmigrazione dei simboli” Giuseppe Pitré, documentando la leggenda di
Colapesce indica come nelle tradizioni isolane San Nicola sia giunto a riassumere in sé entità
sacrali legate al mare molto più antiche.
L’autore, compulsando fonti linguistiche e mitologiche dimostra come il nome di Nicola,
variamente configurato nelle varianti Nick, Nyek, Neck, Necker, Nocca, Nokke, Nikr, Nikkar,
Associazione Europea
NIKOLAOSROUTE – LA VIA NICOLAIANA®
European Route Nicholas of Myra
Proposal under Coe Cultural Routes Program
Viale delle Accademie,47
00147 Roma
C.F. 97920430580
Nikar, Hnickar, Hnikudr, Nickus, Nichus, Nikor, Nix, Niken, Necca, Necco etc., sia riconducibile ad
un’unica figura numinosa di volta assimilata a un genio o spirito che alita sulle acque, a una
divinità acquatica, e addirittura identificato – a seconda dei contesti socio-religiosi – a Odino o al
dio Nettuno. In ordine alla “parentela” del santo con tali figurazioni, Pitrè annota come “la
prima volta che il nome di Nicor, come indicativo di deità marina, si riscontri in documenti scritti,
è nell’VIII secolo, nel testo del Beowulf, e propriamente nel secolo in cui, a parte le precedenti (sec.
V) raffigurazioni del Santo, è da stabilire il primo testo greco della vita di San Niccolò, tradotto,
secondo le più recenti indagini, in siriaco, nell’ottocento”.
«Lo stesso Pitrè cita fonti secondo le quali il santo veniva considerato né più né meno che un dio
del mare, una sorta di Nettuno cristiano: “Nicolaus, quasi alter Neptunus, maris curam gerit”, o,
come da altra fonte, “Nicolò è presso i Papisti e i Moscoviti un dio delle acque e dei pesci”. In uno
studio sui costumi dei Greci moderni, pure citato da Pitrè, il santo viene addirittura chiamato Ó
Posèidon Christianòn, il Nettuno dei Cristiani.[Id., Studi di leggende popolari in Sicilia].»
«Le competenze marinare possedute dal santo derivano tanto dal miracolo del vascello granario
compiuto in vita, quanto dal mare attraversato dalle sue spoglie mortali trafugate a Myra e
traslate a Bari nel 1087, un mare che evidentemente non fu solo fisica distesa di acque ma anche
simbolicamente connotato, posto che la traslazione delle spoglie di Nicola inaugura uno dei più
straordinari filoni devozionali comuni a Oriente e Occidente di tutta la storia del Cristianesimo.
Esse possono essere verificate sul versante delle pratiche rituali tradizionali attraverso il
riconosciuto patrocinio di Nicola sull’universo generico dei pescatori e delle realtà “alieutiche” in
genere. San Nicola, al pari di pochi altri santi del pantheon cattolico (Michele Arcangelo,
Giacomo, Giorgio, Giovanni Battista etc.) mostri – ancorché nella gran parte dei casi in modo
ormai criptico – nella variegata fenomenologia delle sue declinazioni mitiche, rituali, devozionali,
tutta la ricchezza delle storiche stratificazioni che lo hanno visto modulare la propria icona
agiografica offrendo di volta in volta nuovo corpo a figure più arcaiche caratterizzate da
funzioni analoghe.»
La Manna o il Myron di San Nicola.
Nicola, che già in vita era noto per aver compiuto un gran numero di prodigi ed ebbe la fama di
essere un taumaturgo, avrebbe continuato a far miracoli anche dopo la morte. Subito dopo la
sua morte, infatti, dai suoi resti deposti all’interno della tomba preparata nella Basilica di Myra,
cominciò a scaturire un liquido particolare, lattiginoso e profumato, chiamato “myron” (da cui
successivamente prese il nome la località), a cui i fedeli attribuirono presto un potere di
guarigione. Anche dopo la traslazione dei resti a Bari il fenomeno è continuato incessantemente,
e si tratta di fatto del più noto caso di tal genere, che si verifica da secoli in modo inesauribile.
Studi specifici e analisi batteriologiche e chimiche su campioni di manna prelevati dall’arca del
santo hanno dimostrato che essa è in realtà un’acqua straordinariamente pura, con un bassissimo
valore di residuo fisso, non tipico delle acque di infiltrazione e di raccolta sotterranea, che non
evapora.
Dal 1980 la “manna” viene ufficialmente prelevata ogni anno il 9 Maggio, festa della Traslazione,
dal Rettore della Basilica, alla presenza del Delegato Pontificio, l’Arcivescovo di Bari, delle
autorità, del clero e dei fedeli con un’ampolla di cristallo, artisticamente dipinta e chiamata il
“vetro di San Nicola”. Quella che viene distribuita ai fedeli, invece, è acqua semplice in cui
vengono disciolte alcune gocce di “manna” pura. Questo liquido, conservato in bottigliette, viene
usato come bevanda oppure per aspergere le parti del corpo ammalate.
La diffusione del culto nell’Area dei Laghi Bracciano e Martignao.
La figura e il conseguente culto di Nicola, caro all’Imperatore Costantino e proveniente
dall’Oriente e in particolare da Costantinopoli (che aveva già 25 chiese in suo onore nel VI sec. D.
C), accolto a Roma e nel Lazio già dal VII sec. d. C, nel X sec d.C. riceve un ulteriore impulso alla
distribuzione del culto e alla costruzione di nuove chiese nel territorio laziale ad opera
dell’imperatrice reggente del Sacro Romano Impero Adelaide di Borgogna, e la principessa
Teofano che da Costantinopoli si trasferisce a Roma. Esempio ne é la magnifica realizzazione di
San Nicola di Guarcino .
Nella zona dei laghi Bracciano e Martignano, la penetrazione del culto è avvenuta dal mare
insieme ad altre figure di culto orientali minori , (ad esempio Santa Marina) ad opera dei monaci
basiliani che si ritiravano dalle coste (altezza attuale Marina di San Nicola) all’entroterra,
sfuggendo alle incursioni dei saraceni; nonché per azione dell’avamposto locale sul litorale dei
monaci di San Saba, dipendenti dal Monastero maggiore a Roma.
Impulsi artistici saranno promossi anche da famiglie illustri come gli Orsini (che commissionano
opera di Nicola di Myra in chiese sotto la propria giurisdizione (come a Vicovaro, Licenza,
Roccagiovine).
Tranne qualche testimonianza artistica in pale o quadri(come a Ceri), il culto non sopravvive
nelle chiese nella zona, resistendo invece nella zona prospiciente al lago di Martignano come a
Cesano, Chiesa di San Nicola patrono del paese, XI sec. d.C. , km 27 della Via Cassia sorta su un
centro di antichissime origini etrusche, che conserva oltre al Cristo Pantocrator anche una
Madonna del Latte o Dama Bianca, altra figura simbolica ricorrente all’archetipo di Nicola in
epoca medievale. La Chiesa, già dichiarata Monumento Nazionale nel 1992, è sotto I vincoli di
Roma Capitale e dei Beni Culturali.
Il 10 settembre 1975 verrà denunciato il furto di una tela ad olio raffigurante l’apparizione del
Cristo e la Madonna a San Nicola con uno stuolo di angeli che sostengono il pastorale greco.La
tela, che era stata già valutata come di pregevole fattura, di scuola Bolognese della metà del
1600, proveniva dalla Chiesa di Galeria, anch’essa patronata dal santo taumaturgo (cit. ricerche
Enzo Iacobelli). La Chiesa dedicata a Nicola nel borgo del Castello Orsini di Galeria antica, che si
trova su uno sperone tufaceo in prossimità del Fiume Arrone, è in stato di abbandono e
purtroppo talvolta anche teatro notturno di riti esoterici che da secoli contraddistinguono il
borgo.La Regione Lazio ha dichiarato l’area Monumento Naturale nel 1999 e l’affidamento è a
Roma Natura.
Il Doppio Trittico nelle Pale del SS. Salvatore, S. Giovanni Battista e S. Nicola , opera di Gregorio
e Donato d’Arezzo datata 1315 che oggi è conservato nel Museo dell’Opera del Duomo “Bruno
Panunzi”, Bracciano, è l’orgoglio in fieri dei braccianesi, e oggetto di un giallo.
L’opera è stata due volte infatti trafugata e miracolosamente ritrovata in circostanze misteriose.
La leggenda della Pala di Bracciano: primo ritrovamento.
Tra il 1580 e il 1584, un contadino arando un campo per la semina, non riesce a far proseguire la
coppia di buoi che si inginocchia davanti a una lastra. Sotto la quale appare una tavola di
legno miracolosamente intatta . La Pala è trasportato in processione fino alla Chiesa della
Collegiata, dove d’ora in avanti verrà custodita, uscendo in processione per Bracciano solo in
occasione di particolari feste religiose.Dal 1315 la venerazione alla Pala del Ss. Salvatore, San
Giovanni Battista e San Nicola si venera a Bracciano insieme a quella della Madonna Assunta ,
dato visibile negli Atti del Capitolo della Collegiata.
La leggenda della Pala di Bracciano: secondo ritrovamento.
Nel 1922 il trittico del Ss. Salvatore è di nuovo trafugato fino al 1923, e inspiegabilmente resituito
alla locale stazione ferroviaria in una cassa contenente lastre di vetro, che l’amministrazione
non aveva ordinato.La cassa rimane in deposito per diverso tempo, in attesa di eventuali
richieste di restituzione, fino a che il Comune decide di aprire la cassa ritrovando il Trittico
perduto.
La notizia infiamma locali storici e scrittori la stampa, e dell’evento rimane una foto-ricordo
ricreata, datata 1926 (cit. Luciano Russo, Augusto Santocchi).
FOCUS “Acqua, Clima, Spiritualità” , azioni , lavori del tavolo tematico ed interventi
Eventi Conclusivi
1)22 marzo 2018, Roma: proposta (da integrare con i partners)
Intervento (lectio) presso il Convegno Scientifico nella Giornata Mondiale dell’Acqua sul
collegamento tra l’Acqua e il Myron e il valore tra Acqua e Lavoro, di Mons. Francesco Cacucci,
Gran Priore della Luogotenenza dell’Ordine Equestre Cavalieri del Santo Sepolcro di
Gerusalemme-Arcvescovo di Bari-Bitonto e Delegato Pontificio per La Basilica di San Nicola di
Bari. Verrà richiesto tra i patrocini, quello dell’Ordine.
ai seguenti link video è possibile vedere un intervento sulla tematica, al Festival dell’Acqua di
Bari edizione 2017, presso l’Università cittadina
https://www.youtube.com/watch?v=6SMsYMyJcp4) ; Mons. Cacucci con AQP WATER ACADEMY,
e la Presidenza delle Settimane Sociali della CEI, ha realizzato l’evento di Formazione Culturale
“Acqua e Lavoro”, sul valore dell’Acqua come bene di Servizio per l’Umanità e del Lavoro
https://www.arcidiocesibaribitonto.it/news/acqua-e-lavoro)
2) 25 Marzo 2018
In occasione dello Sposalizio del Lago tra i Comuni, nel corso della prima edizione della
Nicolaiana (competizione degli sports di lago e gare federali di dragon boats), l’intervento
“l’Acqua e il Myron” si inserisce nell’esecuzione degli obiettivi IV Settore Strategico previsto nel
programma Itinerari Culturali Europei , contestualizzato al tema del cammino nicolaiano (tratto
dalla Tavola sinottica Obiettivi Generici sul Protocollo di Adesione del Comune di Bracciano.
IV SETTORE STRATEGICO DI ITINERARIO: Attività pratiche culturali ed artistiche
contemporanee Azioni-obiettivo tese al dibattito e allo scambio, in una prospettiva
multidisciplinare e interculturale, tra le varie espressioni e sensibilità culturali e artistiche dei
diversi paesi d’Europa.In questo ambito rientrano attività ed eventi legate all’analisi delle
tradizioni e le forme legate a Nicola di Myra, anche di comunità emigrate .Interfaccia con le
realtà laziali che esportano le loro praticheanche sula Capitale.Priorità nelle linee guida del
programma, al supporto nel progetto di Itinerario a una rete di artisti che abbatta le barriere tra
professionisti e non professionisti, e che curi le giovani generazioni nella crescita in questo settore
chiave.Individuazione e sviluppo di legami tra l’ eredità culturale e artistica e le forme d’arte
contemporanea,evidenziare, ie pratiche più innovative e il loro collegamento con lastoria elo
sviluppo delle competenze (arti visive,spettacolo, artigianato creativo,architettura, musica,
letteratura o ognialtra forma di espressione culturale). Priorità a programmi di scambio di artisti
europei o di cooperazione transnazionale di artisti, attraverso l’adesione a progetti innovativi, in
grado di affrontare le questioni del dialogo interculturale e interreligioso attraverso l’arte e la
cultura).
Corteo Storico
Primo Modulo: una rappresentanza delle associazioni baresi (es. I Marinai della Traslazione
https://www.imarinaidellatraslazione.it/; Militia Sancti Nicolai
https://www.facebook.com/militiasanctinicolai/ , ecc)che accompagnano il quadro di Nicola
della Basilica di Bari insieme al Priore della Basilica(o a delegato). Disponibile anche il quadro di
San Nicola donato dale associazioni baresi alla Chiesa di San Nicola di Ostia. Sottofondo di
tamburi dei Militia .
Al primo modulo spetta il primo racconto che introduce come I marinai della Traslazione
abbiano portato via il liquido oleoso negli otri e come già al ritorno verso Bari da Myra, sia
avvenuto il primo miracolo taumaturgico (dale Cronache del benedettino Niceforo).
Miracoli successivi ad opera del Santo Nicola, traslato a Bari.
Secondo modulo, Corteo delle associazioni e Proloco dei Borghi del Lago in abito medievale
(1400 d. C).Costumi in possesso delle Proloco locali.Rappresentate le famiglie illustri locali (Orsini
e Odescalchi), che hanno veicolato il culto nel patronato dalla Chiesa Maggiore di Cesano,
Galeria. Viene raccontata la storia dell’ingresso del culto di San Nicola nell’area . Terzo modulo, il
corteo contadino del secolo scorso che porta la Pala lignea del SS. Salvatore,San Nicola e San
Giovanni, raccontando le due storie della trafugazione e del ritrovamento.
Ai cortei locali parteciperanno anche rappresentanze di giovani provenienti da scuole, oratori e
scouts.
Sposalizio del Lago dei Comuni partecipanti al progetto con la consegna simbolica alle acque, di
un anello d’oro. Cerimonia della benedizione con la Manna del lago. I parroci delle Chiese di
Bracciano, Anguillara e Trevigano con il Vescovo inviteranno la Basilica di San Nicola di Bari e i
riferimenti ortodossi locali e romani per preghiere al santo Nicola in lingua italiana, russa e
rumena .
Audizione della melodia delle campane della Chiesa Russa di San Nicola a BARI (per ascolto:
https://www.youtube.com/watch?v=LVSWNnKM9ho) .
E’ richiesto al regista barese Lorenzo Abbatescianni che ha prodotto un video sulla Manna di
Nicola, di rilasciare liberatoria d’utilizzo e se fattibile, contestualizzarne un’altra sul lago.
Interventi del tavolo tematico
Verranno proposte degli incontri di promozione della figura di Nicola nelle scuole del Lago di
Bracciano secondo il cronoprogramma della scheda progettuale nelle scuole del lago a partire
dal Comune di Proeizione video animato dall’artista MAUPAL “E tu in che storia stai”
https://www.youtube.com/watch?v=9QqE-KYXixA&t=37s che racconta il Cammino di San Nicola
.Maupal è l’artista che ha disegnato il Super Papa volante (opera che oggi finanzia l’obolo di San
Pietro) e il San Nicola che si stende tra l’Oriente e l’Occidente, oggi identificativo del Cammino
di San Nicola. Nei tre incontri sono previsti video conoscitivi sulla figura del Santo, schede
didattiche. Le schede didattiche sul tema Acqua, Clima collegati al Cibo e Turismo sono a cura
dei partner ambientalisti e della consulente sull’Impronta Idrica, la Dott.ssa Francesca Greco (già
allieva del Prof. Tony Allen ).Gli studenti delle scuole superiori e gli ultimi anni delle medie
lavoreranno su azioni dimostrative da realizzare il giorno 23 marzo.
Interazione con la rete pugliese sul progetto già adottato del curriculo nicolaiano, che può creare
le premesse per gemellaggi scolastici .