E’ uscito il nuovo libro di Sergio Gentili, ex vicedirettore dell’istituto di formazione politica “Palmiro Togliatti” del PCI, da sempre attento studioso e promotore di tematiche ambientaliste, che racconta alla nostra redazione:
«Avevamo una visione di società assai innovativa che oggi, in piena crisi d’epoca del capitalismo tecno-finanziario, mi appare ancor più attuale e necessaria».
«Quello che è mancato, e manca ancora, è la consapevolezza che per superare il disagio sociale, la precarizzazione, il disvalore del lavoro, le disuguaglianze, la povertà, il degrado ambientale e le guerre, sia la politica che il conflitto sociale debbano puntare alla costruzione di società dai caratteri ugualitari, ecologisti, solidaristici, partecipativi e pacifici, società fondate su rapporti di produzione liberi dallo sfruttamento delle persone e della natura, quale alternativa possibile al liberismo e al trumpismo. Non penso a fughe in avanti utopistiche, quanto a cambiamenti concreti e possibili per dare risposte immediate lungo la via dell’applicazione della nostra Costituzione, irrobustita dall’affermazione dei valori della diversità e del rispetto della natura».
«Con la pubblicazione di questo libricino, mi sono proposto di dare un contributo, per quello che posso e sono in grado di fare, alla nuova stagione di riflessione che dovrà aprirsi a sinistra dopo il fallimento culturale e lo smacco politico subito, e spero così che si possano riallacciare e rinnovare filoni di pensiero interrotti da tempo».
Qui, la copertina del libro: