Il 2018 è un anno veramente importantissimo per la scuola dell’infanzia. Come ci ha ricordato la ministra Fedeli, infatti, ricorre il cinquantesimo anniversario dell’istituzione dell’allora scuola materna. L’istituto comprensivo “Corrado Melone” di Ladispoli, sempre attento a cogliere al volo ogni occasione che il calendario e il mondo che ci circonda ci propone per trasformare una ricorrenza in un momento formativo ed educativo, ha subito messo in campo attività e progetti volti a festeggiare il compleanno di questa bella Signora che, con grande dignità e professionalità, cammina impettita nel mondo dell’educazione, conquistandosi, anno per anno, a suon di progetti formativi ed eventi culturali, il suo spazio nella formazione delle nuove leve.
La scuola materna è quella bella donna che non mostra i suoi cinquant’anni, certo qualche rughetta… qualche acciacco… ma vuoi mettere con quale signorilità ed orgoglio mette in mostra i suoi gioielli più preziosi? Lo vedete quel bel giovanotto che guida il nostro Comune, con che grazia indossa la fascia tricolore e con che cultura parla a tutti noi? Beh lui ha cominciato alla scuola materna, proprio come quel signore dalla chioma brizzolata che con grande sapienza ci guida e ci sostiene ogni giorno, e poi tutti noi, non troppo anziani… da lì siamo venuti, accompagnati dall’amore delle nostre maestre al gran ballo della scuola e della vita.
Nella sezione D della scuola dell’infanzia a marzo si è tenuto di buon mattino un consulto ben speciale, le maestre tutte allegre hanno aperto la discussione: “oggi bambini è un compleanno particolare!” La notizia ha subito colto la platea di sorpresa… Sofia dà di gomito a Matteo: “tu ne sai niente di ‘sta storia?” e lui: “chi io? Ma quando mai! Io sono di Maggio”, Gaia, Micol e Flavia in coro: “noi non c’entriamo niente! L’avremmo detto di sicuro”, allora viene fuori Giorgia che tenendo per mano Melissa dice: “bisogna indagare!”, Claudia inforca gli occhialini delle tartarughe ed esclama: “ci pensiamo io e Flavio a scoprire l’arcano”, le più piccine Aurora, Alexandra, Greta e Beatrice hanno fatto capannello: “qui non è chiaro chi sta tramando!”, le maestre, ridacchiando, intervengono a placare gli animi: “calma, calma frugoletti, qui nessuno fa il furbetto, è che non ci avete dato il tempo di spiegare! Oggi è il compleanno della scuola dell’infanzia che compie cinquant’anni!” Un sospiro placa gli animi e ritorna il gran sorriso, Sofia D. battendosi una mano sulla fronte esclama: “già è vero! L’hanno detto anche a Caterpillar alla radio!” Giada, Gabriel e Alessandro hanno subito una grande idea: “bisogna festeggiare! Si ma in modo adeguato! Cosa fare?” Pensa e ripensa finalmente abbiamo deciso, faremo una grande biblioteca in sezione, ci metteremo libri di ogni risma; storie di pirati e avventurieri, storie di natura e del mondo, storie di supereroi e di galantuomini e chi più ne ha più ne metta.
Raggiunta la decisione abbiamo cominciato a raccogliere tutti i libri che trovavamo, la maestra ha poi allestito una bella libreria, su ogni libro abbiamo messo un contrassegno e li abbiamo riordinati. Dunque in un batter d’occhi abbiamo creato la biblioteca, abbiamo poi dato il via al progetto di promozione della lettura, creato i tesserini della biblioteca, tutti colorati, su cui la bibliotecaria (dice così, ma a noi pare la maestra, boh!) ogni venerdì registra i libri che ciascuno di noi porta a casa così possiamo insegnare ai nostri genitori l’importanza di leggere!
Tutto bello, ma ancora manca qualcosa: abbiamo pensato di invitare ogni settimana un genitore in sezione per leggerci una storia, siamo piccini ancora non lo sappiamo fare da soli, ma poi… finita la lettura… siamo bravissimi a rappresentare quanto ascoltato, l’altro giorno mamma Emanuela ci ha letto la storia di Peter Pan, che bella storia! E dopo chi faceva la vocina di Michele, chi sghignazzava come Giovanni, chi faceva il vocione di Uncino! Ed io? beh io ero Peter naturalmente….
Martedì abbiamo poi accolto in sezione il Preside Agresti, che omone alto, ha mille capelli bianchi e due occhioni grandi grandi, quasi quasi ci faceva un po’ paura, ma quando è entrato in classe ci ha guardato benevolo ed ha sorriso, che sorriso felice! Il timore è subito sparito e siamo corsi ad abbracciarlo (qualcuno, forse Claudia, ha mormorato sottovoce che assomiglia a Babbo Natale…). Poi si è messo a sedere, ci ha radunato intorno a sé e ci ha letto una storia super bella: “I vestiti nuovi dell’Imperatore” faceva le vocine e le vocione, poi faceva i rumori ed i suoni, pareva quasi un film più che un racconto. Siamo rimasti incantati e lo abbiamo pregato di ritornare presto con un’altra storia e lui, che secondo me si è divertito pure più di noi, ha subito detto di sì. Che bella la lettura!
Questo è solo un piccolo resoconto di quanto è accaduto in questi giorni a scuola, dalla notizia dell’imminente ricorrenza fino al compimento del progetto, ed è solo una piccola parte delle mille avventure che potrei raccontare vivendo ogni giorno con i miei meravigliosi bambini, ho pensato di raccontarla come avrebbero fatto loro senza troppi fronzoli, ma con mille divertentissime digressioni e con la semplicità che li contraddistingue, per mostrare a tutti come riescono a comprendere anche i concetti più complessi e come sanno entusiasmarsi per qualsiasi cosa,
basta saperli guidare per avere in cambio un tesoro di emozioni. La felicità sta nelle piccole cose… Loro lo sanno bene!
Anna Maria De Biasio