23 Novembre, 2024
spot_imgspot_img

La Regione Lazio riconferma il presidente Zingaretti: “Quando i programmi e le persone contano”

“Ora si apre una fase al servizio del Lazio per ricostruire la speranza, che è l’opposto dell’odio, della divisione, dell’egoismo, del cavalcare le paure dei cittadini. Questo è il tempo della rigenerazione del centrosinistra, che significa per tutti ricostruire un’anima, un progetto, una cultura politica di identità all’insegna dei valori delle differenze, del confronto che significa forza.

Deve rinascere la stagione del ‘per’ e del ‘noi’. Idee diverse devono esistere ma devono poter coesistere in un progetto comune”. Lo ha dichiarato commosso Nicola Zingaretti, ringraziando i militanti, dopo la vittoria alle Elezioni Regionali del Lazio, ribadendo l’importanza dell’alleanza del centrosinistra unito, sperimentata solo nel Lazio.

Tra i 9 candidati a Presidente, Zingaretti ha ottenuto il 32,92% di preferenze, per un totale di 1.018.736 voti, mentre la coalizione di centrosinistra che lo ha sostenuto ha ottenuto in totale 867.393 voti, che corrispondono al 34,18% e 24 consiglieri eletti. Si evidenzia quindi un dato rilevante sul un voto alla persona.

Il PD ha preso il 21, 24% eleggendo 18 consiglieri, la Lista Zingaretti 3 consiglieri, LEU, +Europa e Centro Solidale un consigliere ciascuno.

Altro dato che si evince: un importante scostamento di voti dall’esito delle elezioni politiche a quello delle amministrative, che nel Lazio è quantificabile in circa 342.000 voti.

A seguire, il candidato della coalizione del centrodestra Stefano Parisi che si è fermato al 31,17%, ottenendo 14 consiglieri.

Roberta Lombardi del M5S ha preso il 26,98%, eleggendo 10 consiglieri. Infine Sergio Pirozzi con il 4,89% è eletto unico consigliere della sua coalizione.

Insomma il centrosinistra con 24 seggi, per un solo consigliere non ha la maggioranza in Consiglio, in quanto le opposizioni ne contano 25. Su questo Zingaretti è stato chiaro: “Per garantire la governabilità ci confronteremo punto su punto”.

Quando programmi e persone contano, quando conta la credibilità: i cittadini del Lazio hanno quindi riconfermato Nicola Zingaretti alla guida della Regione, unico Presidente a cui è stato affidato un secondo mandato, unico esponente del Partito Democratico in questa tornata elettorale a rompere i rovinosi schemi che hanno visto a livello nazionale un crollo inesorabile del PD e del Centrosinistra alle elezioni Politiche ed alle Regionali in Lombardia.

“Una incredibile straordinaria e bellissima rimonta nel Lazio nel giorno della più devastante sconfitta per le forze del centrosinistra nella storia della Repubblica” ha commentato alla stampa. “Un voto in controtendenza che dimostra che siamo vivi, forti e vitali. Distruggiamo la lettura per cui alle elezioni vincono i partiti all’opposizione. Noi abbiamo vinto e governavamo. Lo vivo con umiltà – ha proseguito il governatore – in coerenza con il valore che la pratica della politica deve avere: spirito di servizio e onestà”.

Intanto Zingaretti si è già messo a lavoro incontrando in prima battuta il sindaco di Roma Virginia Raggi, sottolineando la necessità di “una collaborazione più stringente” per superare i “rischi di immobilismo e sbloccare tanti dossier aperti” come la costruzione di un modello del ciclo di gestione dei rifiuti moderno e lavorare su alcune crisi aziendali, come quelle di Seat, Pagine Gialle e Askanews”. I primi tre temi importanti sui quali puntare saranno: la sanità; le infrastrutture e i bandi per il microcredito. “La nostra Regione è il motore per l’Italia, al lavoro” ha concluso il presidente.

M. A. P.

Ultimi articoli