25 Novembre, 2024
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Cinema da Camera – 2 – The Party, di Sally Porter

2.  THE PARTY del 2017

Sally Potter 

di Marco Feole

 Sally Potter, regista e sceneggiatrice britannica, dimostra tutta la sua estrema bravura in campo di scrittura già soltanto dalla scelta del titolo. Quel “The Party” che in lingua inglese si sdoppia infatti tra festa e partito, è già da solo il punto alto e geniale di una sceneggiatura che non sarà Bunuel o il film Carnage di Roman Polanski, ma avercene di idee cosi!

Perchè “Carnage”? Perchè l’opera della Potter rientra esattamente in quello specifico filone, quello dell’opera teatrale portata nel Cinema.

E allora ok, forse scomodare Polanski è troppo, non avrà la sua ironia, ma il tentativo seppur complesso di portare il racconto alla più vicina rappresentazione teatrale possibile, da parte della regista inglese, è chiaro e secondo me gestito anche in maniera molto interessante.

Ambiente ridotto e arco temporale ristretto, riescono a non essere un limite a quello che lo spettatore vive davanti a se, e solo una straordinaria bravura nel costruire dialoghi e nella caratterizzazione dei personaggi può dare vita a tutto questo.

Janet, moglie di Bill, appena nominata ministro della salute nel governo-ombra, si ritrova a festeggiare l’evento nel loro appartamento, ma quello che all’inizio può sembrare una semplice serata informale tra amici si trasformerà in un autentico gioco al massacro. Basterà infatti una semplice confessione dei sette, a scatenare un interminabile effetto domino.

Sally Potter si diverte con un cinismo estremo, in pieno stile inglese, a mostrare intellettuali che diventano “animali”, tra ego animalesco, segreti e bugie. Con una sceneggiatura elegante e una chiave di lettura in ambito politico che fà riflettere, mostra un ministro ombra democraticamente sconfitto, ma in realtà “vincente”, o almeno per loro.

Un film di appena 71 minuti, che concentra tutto nel contrasto tra i caratteri opposti dei protagonisti, tra i dialoghi serrati e una fotografia in bianco e nero che ho adorato. La prova tecnica attoriale di un cast stellare mai come in questi casi, è un altro elemento che fà la differenza. Il tutto non senza un finale a sorpresa e spiazzante.

Una pellicola che racconta di donne, uomini, medicina, sesso, paradossi, cinismo. In una parola: NOI!

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